Ufficiale: anche l’INPS dice addio al Reddito di Cittadinanza

Reddito di Cittadinanza al centro dell’attenzione. Previsti importanti cambiamenti e anche l’Istituto di previdenza si schiera

Reddito cittadinanza
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Da quando è stato approvato nel 2019, il Reddito di Cittadinanza ha sempre scatenato delle polemiche. Non solo tra chi è contrario e favorevole ma anche tra questi ultimi. Molti vedono il provvedimento come un sussidio ma in realtà, per la sua natura, non è nulla di ciò. Si tratta di un’integrazione allo stipendio o un modo per reinserire nel mondo del lavoro chi non ce l’ha.

In pratica, non è fatto solo per chi è disoccupato e dunque per vivere necessita mensilmente del beneficio. Chi lo ottiene, infatti, nel frattempo si dovrebbe seguire un percorso per preciso per portare a un’assunzione. Ma non solo. Il Reddito lo percepisce anche chi lavora ma non guadagna sufficientemente per poter vivere e dunque lo stipendio viene integrato.

Purtroppo non sono mai mancati casi di appropriazione indebita. Persone che nel periodo in cui erano percettori lavoravano a nero senza contratto o addirittura persone condannate per gravi reati. Episodi che hanno prestato al fianco a chi da sempre si pone in opposizione al provvedimento come il partito di Giorgia Meloni Fratelli d’Italia, ora alla guida del governo.

Da quando il centrodestra ha vinto le elezioni è chiaro fin da subito che il Reddito avrebbe subito qualche modifica, anche se la Meloni ha sempre sostenuto di essere a favore dell’abolizione.

Reddito di Cittadinanza, modifica o abolizione: cosa dice l’Inps

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Ma eliminarlo del tutto non sembra proprio possibile vista la situazione economica del paese con l’inflazione di ottobre al 12% e milioni di italiani che stentano davvero ad arrivwee a fine mese.

Una cosa però è certa, il Reddito cambierà faccia. Sarà modificato e c’è anche l’appoggio di Pasquale Tridico, il presidente dell’Inps. In una dichiarazione rilasciata all’Ansa ha detto  di essere d’accordo che della prestazione debba beneficiare solo chi ha i requisiti secondo quanto prescrive la legge. Del resto l’ente di Previdenza di continuo effettua controlli e con le attività delle forze dell’ordine, in primis della Guardia di Finanza, ha scoperto molte appropriazioni indebite.

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