Enrico Beruschi torna a far parlare di sé dopo i successi di decenni fa: cosa fa e perché ci sono state delle polemiche
Una pensione di 2mila euro al mese. Chi non la vorrebbe? Qualcuno no e può sembrare strano visto che chi oggi è giovane e lavora in modo precario, probabilmente un’indennità mai la vedrà neanche. Di tanto in tanto si parla di Vip di un tempo che ora devono fare i conti con l’età e la pensione.
Uno degli ultimi che è salito alla ribalta delle cronache dello spettacolo è Enrico Beruschi, noto soprattutto per un programma di successo come Drive-In che in questi giorni ha compiuto cinquant’anni di carriera e ha ricevuto anche l’omaggio di Striscia la Notizia.
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A Domenica Live di Barbara D’Urso hanno trattato il tema e in particolare la pensione di Beruschi di 2mila euro al mese. Immediate le polemiche, sia in studio sia del pubblico sui social che ha ricordato che prima di entrare nel mondo dello spettacolo faceva il ragioniere alla Galbusera Biscotti e che dunque difficilmente avrebbe avuto tante fortuna professionale e una pensione comunque alta.
Come ha ricostruito lui stesso in diversi intervista, oltre al lavoro in ufficio aveva la passione per il cabaret e si divideva tra scrivania e palco. Poi nel 1972 la decisione andare dritto al teatro e fare in modo che la passione diventasse un lavoro.
Quando in studio dalla D’Urso ha parlato della sua pensione, tra gli ospiti che hanno avuto da ridire c’era Monica Setta: secondo lei la cifra che percepisce è da considerare più che dignitosa. Inoltre, ha sostenuto, i Vip dovrebbero anche evitare di dire certe cose in televisione visto che tanti non sanno neanche com’è fatta una pensione del genere.
Beruschi non è certamente l’unico personaggio noto che lamenta una pensione bassa dopo anni di successo. In tanto in tanto emergono dichiarazioni simili anche da altri personaggi che ricevono di più scatenando polemiche infuriate. Forse dopo anni di successo si aspettavano di poter vivere la vecchia con ancora più tranquillità, ma a paragone con altri comuni cittadini che comunque hanno lavorato una vita intera, davvero c’è poco da ridire.