Sarà un modo come un altro per cercare di fronteggiare i forti rincari che si stanno verificando proprio sulle utenze.
La stagione fredda è alle porte e in alcune Regioni d’Italia, già in questi giorni, si sta registrando un leggero abbassamento di temperatura.
Insomma, probabilmente sarà uno degli anni in cui si temerà di più il clima rigido, ma, attenzione, non per i motivi più banali, bensì per il fatto che, secondo le ipotesi meno rosee, saremo forse costretti a pagare delle bollette esorbitanti.
Si tratta, infatti, di un argomento ormai sulla bocca tutti e che preoccupa non poco le famiglie italiane. Così, a questo proposito, si sta anche cercando di trovare dei metodi efficaci per risparmiare perlomeno qualcosina sulle utenze.
Diciamo che, in effetti, le soluzioni meno fantasiose potrebbero quindi essere alcune di cui forse avete già sentito parlare.
In particolare, sarebbe meglio tenere in casa una temperatura di non oltre 20 gradi e scegliere, per la verità, una caldaia a condensazione, dato che vi garantirà un buon rapporto consumi/resa.
Ma tant’è, se anche voi, al momento, fate parte di una certa categoria di lavoratori, allora, potreste ben presto ricevere un sostegno economico non indifferente proprio per il versamento delle bollette.
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Infatti, Agenzia delle Entrate, proprio di recente, ha voluto fornire maggiori spiegazioni riguardo al bonus di 600 euro. Non si intende, però, come un contributo automatico, anzi, sarà proprio il datore di lavoro a decidere se concederlo ai dipendenti.
Insomma, è stato, quindi, il famoso Decreto Aiuti bis a stabilire la cifra massima che potrà essere elargita sotto forma di fringe benefit.
Così, visti i rincari che si sono verificati in questi ultimi mesi, il Governo ha deciso di intervenire per contrastare almeno in parte questo problema che sta mettendo in difficoltà aziende e liberi cittadini.
Ebbene, a questo punto, proviamo a spiegare in maniera semplice quello che potrà fare il datore di lavoro per l’impiegato di turno. In pratica, il primo potrà decidere se elargire o non l’intera somma di 600 euro.
Nel caso la cifra rientrasse nel tetto massimo stabilito, allora, sarebbe esente da Irpef e non rientrerebbe nemmeno nell’insieme dei redditi imponibili.
Invece, nel caso si abbia a che fare con un datore più generoso e che quindi voglia, per esempio, offrirvi 650 euro, le cose sarebbero diverse, perché bisognerebbe detrarre da questa somma sial’aliquota Irpef che i contributi Inps.