Assegno Unico INPS: brutta sorpresa per le famiglie

Non si tratta di un momento sicuramente favorevole per una data categoria di nuclei familiari che attualmente stanno protestando.

Assegno unico inps sorpresa
Assegno unico (Adobe)

Come sappiamo, in questi ultimi mesi, numerosi nuclei familiari non se la stanno passando molto bene a livello economico.

In effetti, si sono registrati forti innalzamenti di prezzi e necessariamente un netto calo del potere d’acquisto. Ciò, per l’appunto, fa intuire facilmente che non sia semplice ottemperare a tutte le spese e sbarcare il lunario.

Certo, questa allarmante situazione include anche i singoli cittadini. Anche se, va da sé, che le famiglie, magari con a carico dei figli, facciano maggiormente fatica ad affrontare una condizione come quella che si è venuta a creare recentemente.

Insomma, crisi economica e crisi energetica, purtroppo, sono termini che sono diventati, nolenti o dolenti, sulla bocca di tutti. Proprio per questo motivo, quindi, il Governo sta cercando di dare una mano ai più bisognosi con l’istituzione di alcuni incentivi pecuniari.

Uno di questi, per l’appunto, è il cosiddetto Assegno unico e universale che consente di sostenere quelle famiglie che hanno almeno un figlio di non oltre ventun anni d’età.

Tuttavia, giustappunto a partire dallo scorso mese di ottobre, sono stati riscontrati alcuni tagli riguardo al suddetto sostegno. In particolare, pare che questa riduzione della misura abbia coinvolto le famiglie monogenitoriali.

Il taglio dell’Istituto nazionale della previdenza sociale

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Sono proprio questi genitori che, per l’appunto, si stanno lamentando con l’Inps, dato che stanno ricevendo all’incirca 50 euro di meno rispetto a ciò che era stato previsto.

Fatto sta che per il noto Istituto nazionale della previdenza sociale la maggiorazione in questione è da intendersi soltanto nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro.

Così, la diretta conseguenza, è il riapproprio degli importi che in precedenza non sarebbero dovuti arrivare ai genitori soli. A conti fatti, perciò, pare che sia una scelta effettuata non a discrezione dell’Ente, bensì dal testo normativo in sé.

Sembra, però, che questa decisione potrebbe mutare nel caso, dunque, verrà preso in considerazione l’allargamento dei beneficiari.

Ma, lo ribadiamo, i nuclei mono-genitoriali hanno tempestivamente reagito a questa disposizione, leggendola, altresì, come un’ingiustizia.

Ciò soprattutto perché è abbastanza ovvio che una famiglia di questo tipo possa essere maggiormente vulnerabile. La parte offesa, perciò, a quanto pare, non esclude di procedere per vie legali.

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