La proposta del nuovo sottosegretario al vaglio del Ministro della Cultura nominato dall’esecutivo Meloni. Qual è l’iniziativa
Il grande tesoro artistico in mostra nei numerosi musei sparsi per la penisola costituisce per l’Italia l’orgoglio di un’identità storica ma sullo sfondo anche un serio tallone di Achille. Nella cornice delle possibilità di valorizzare il preziosissimo patrimonio di opere d’arte e di pregiati manufatti, viene spesso sollevato il problema dei costi di una rete che finisce per apparire come una farraginosa macchina istituzionale troppo onerosa e che non porta profitti.
Sebbene si parli di musei statali, quindi pubblici, il tema vero, sollevato talvolta dal dibattito pubblico, è quello del costo degli accessi: un biglietto a volte troppo alto e quindi alcune famiglie decidono di andarsene altrove (senza avere a volte reale contezza dell’importanza del patrimonio esposto). Alcuni esempi europei indicano che i musei dovrebbero essere gratuiti perché finanziati dalle tasse; i musei italiani rispondono che il prezzo non cala perché non cresce il numero dei visitatori.
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È bene, nelle considerazioni, riferirsi ad un pubblico pagante. Sì perché a ben vedere il riscontro delle lodevoli iniziative delle “domeniche gratuite” di inizio mese, è dimostrato che un “pubblico della Cultura” esiste. Come al contempo sussiste la realtà di contribuenti che finanziano il sistema culturale italiano e pertanto ogni problematica addotta è legata alla gestione economica dei musei. Insomma, un bandolo della matassa difficilmente districabile.
A sciogliere qualche nodo concettuale ci pensa il nuovo sottosegretario alla Cultura, il professor Vittorio Sgarbi, che con la sua proverbiale ed irruente esuberanza, torna sul tema affrontandolo di petto. Come le biblioteche anche i musei devono essere liberamente accessibili; così come si prende in prestito un libro senza pagare, allo stesso modo bisognerebbe prendere in prestito la bellezza di un quadro.
Gratis, sì. Almeno per gli abitanti della città che ospitano questo o quel museo. Una proposta che ha i toni accorati di un appello che viene rivolto al neo Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, quest’ultimo non del tutto convinto dei termini della proposta, ma chiamato a rispondere nei prossimi mesi. Il nuovo incaricato al Dicastero della beni culturali, in questi giorni, si è già distinto per il disegno di un’iniziativa che ha a che fare proprio con l’entrata nei musei: un “bonus SPID”, ovverosia uno sconto ai biglietti legato alla nota Identità Digitale.