Giorgia Meloni ha parlato del Decreto aiuti quater e di come si muoverà il governo sull’economia in vista della manovra
I cosiddetti Decreti aiuti proseguono il loro percorso. Dopo quelli licenziati dal governo Draghi (tre) arriva il primo firmato dall’esecutivo di Giorgia Meloni. “Concentreremo le risorse a disposizione per aiutare gli italiani a far fronte all’aumento del costo dell’energia, senza disperdere risorse in bonus inutili”, ha dichiarato. All’interno del primo intervento ecco i crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre.
Scontro all’interno della Ue sul prezzo del gas e questioni migranti sono gli argomenti sui quali il governo è chiamata a confrontarsi nelle prossime ore. Nella giornata di sabato il governo ha approvato il Nadef, la Nota di Aggiornamento al Def che ogni anno viene presentato al Parlamento entro la fine di dicembre con le previsioni economiche del nuovo anno. “Il Governo in meno di due settimane ha raggiunto due obiettivi importanti”, ha detto Meloni. Il primo libera oltre 30 miliardi di euro (9,1 miliardi per il 2022 e 21 miliardi per il 2023) per proteggere famiglie e imprese dal caro bollette l’altro è sul fronte della sicurezza energetica nazionale”.
Giorgia Meloni e il Reddito di Cittadinanza: cosa succederà
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Nel Decreto Aiuti quater ci saranno oltre 9 miliardi di euro di cui metà saranno utilizzati per i crediti d’imposta (4,5 miliardi secondo le stime del governo Draghi) e 1 miliardo per il taglio delle accise. 4 miliardi invece serviranno coprire gli acquisti del gas stoccato dal Gse.
Il capo del governo sarà impegnato nel G20 a Bali e poi ci sarà il varo della manovra. Il Superbonus sarà abbassato al 90% e sarà rivisto anche il Reddito di Cittadinanza. Su quest’ultimo tema mercoledì 9 ci sarà un incontro con i sindacati a Palazzo Chigi e il giorno dopo il vertice con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
Solo a partire dalla prossima settimana ci sarà quello che si preannuncia un duro scontro in Parlamento sulle modifiche al decreto anti-rave. Oltre all’opposizione anche Forza Italia è contraria a com’è ora la legge e spinge affinché si abbassi il tetto massimo della pena e precisare meglio la fattispecie di reato.