Bonus Figli Disabili: finalmente la data del pagamento

L’INPS apre le finestre di pagamento dei bonus per sostenere le spese relative ai figli disabili. Ecco i giorni

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Bonus Figli disabili (Foto Pexels)

Con un salto ventennale di progressi normativi, oggi le persone affette da disabilità hanno acquisito importanti garanzie di diritti. Grazie alla legge 104 sono state parificate le condizioni di carattere sanitario, previdenziale e fiscale nei confronti sia dei soggetti con patologie psicomotorie gravi sia verso coloro che si dedicano alla loro assistenza. Di questi ultimi è doveroso citare genitori, coniugi, figli e terzi che si dedicano prolungatamene alla cura e al sostegno.

Negli ultimi anni sono state introdotte manovre correttive per meglio fruire di agevolazioni in ambito prettamente fiscale (anche sugli acquisti) e sulle necessità previdenziali riguardanti il lavoro (permessi retribuiti, congedi), ora estese anche in forma “mobile”, cioè attribuite alternatamente a più soggetti coinvolti nelle attività di assistenza. Le novità più recenti hanno però toccato il fronte dei figli disabili.

Bonus Figli Disabili: quando sarà erogato

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Le mamme e i papà con figli disabili a carico beneficiano dallo scorso mese di settembre di un bonus, utile a sostenere le spese di carattere assistenziale degli interessati. Non sono tutti a vedersi riconosciuto il sostegno, bensì: genitori disoccupati; possessori di ISEE fino a 8.145 euro annui (4.800 euro, per i lavoratori autonomi); genitori monoreddito; pensionati; genitori con figli con invalidità riconosciuta non inferiore al 60 per cento.

Gli importi mensili dell’assegno inviato per una durata di dodici mensilità, così variano: 150 euro, con un solo figlio disabile; 300 euro, con due figli disabili; 500 euro se vi sono tre o più figli disabili. L’indennità è cumulabile con sussidi quali il Reddito di Cittadinanza, l’Assegno Unico e gli ammortizzatori sociali come Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola.

Il bonus è inoltre retroattivo, ossia dà accesso agli arretrati in caso di stop dei pagamenti fuori dalla responsabilità dei beneficiari, come ad esempio la carenza di fondi, oppure se dal momento del riconoscimento l’INPS non ha effettuato alcun versamento. Proprio nelle scorse settimane, l’Istituto ha cominciato le date che seguono l’ultimo pagamento dello scorso settembre: si tratta dei giorni 8 e 11 novembre 2022, con le quali si recupereranno i mancati invii dovuti alla sospensione di ottobre.

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