Non è facile destreggiarsi tra i tanti bonus messi a disposizione dei cittadini quando la soglia di povertà cambia in base all’ISEE.
Lo Stato fa un decreto per fronteggiare la crisi economica ed energetica e tutti coloro che rientrano nei requisiti ne fanno richiesta. Detta in questo modo il processo sembra semplice, ma invece non è sempre facile destreggiarsi tra i numerosi incentivi messi a disposizione dei cittadini. Molto spesso i bonus INPS cambiano in base alla cosiddetta soglia di povertà. Ma anche quest’ultima non ha un valore fisso, come dimostra la differenza tra i bonus INPS per cui e necessario presentare l’ISEE e tutti gli altri.
Mentre alcuni bonus vengono conferiti una tantum senza scaglioni per fasce di reddito, altri, come ad esempio il bonus psicologo, variano in base alle condizioni economiche di un nucleo familiare. Alcuni esempi sono i bonus prima casa, i bonus universitari, quelli per gli occhiali. Così come il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza.
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Innanzitutto partiamo col dire che il calcolo dell’ISEE, a differenza di quello del reddito, tiene conto della situazione economica equivalente delle famiglie. Vale a dire che nell’ISEE vanno a confluire anche dati come la giacenza media dei conti correnti, eventuali beni mobili e immobili posseduti. Così come anche eventuali rate di mutui, presenza di persone disabili e numero di componenti il nucleo familiare. Ciò significa che non sempre due soggetti con pari reddito avranno lo stesso valore ISEE.
Alcuni bonus, dunque, necessitano di valori ISEE massimi affinché vi si possa avere accesso:
Questi sono solo alcuni dei bonus da prendere in considerazione, ma già da ciò è chiaro come la soglia di povertà o di diritto a un certo tipo di assistenza statale possanessere considerata relativa.