La crisi degli atm è sempre più reale in Italia, poiché ogni anno ne chiudono in media 600. Ma qual è la ragione per cui succede?
In Italia i piani governativi per una transizione a una cashless society (vale a dire una società senza contanti, in cui le transazioni avvengono in maniera principalmente virtuale) sono stati numerosi. Dapprima l’introduzione dell’obbligo di possedere un pos e accettare pagamenti con carta senza tetto minimo di spesa. Poi manovre come quella del Cashback, pensata per incentivare il pagamento con carta.
Con questa e altre ragioni si può dunque spiegare la crisi degli atm che l’Italia sta vivendo ormai da un po’. Secondo le stime statistiche, infatti, ogni anno in media 600 sportelli bancomat chiudono. Rendendo sempre più difficile trovarne uno per un prelievo di contanti, soprattutto in zone sperdute o centri cittadini minori. In quei casi spesso si rende necessario percorrere chilometri prima di arrivare a un atm disponibile, rendendo difficile la gestione del proprio conto corrente.
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È il caso ad esempio di più di 90 comuni laziali, che sono totalmente sprovvisti non solo di filiali bancarie, ma anche di sportelli bancomat. Tale fenomeno è ormai noto come desertificazione bancaria e dipende da numerosi fattori. I costi di gestione di una filiale, infatti, spesso sono proibitivi anche per le banche. Inoltre la diffusione dei servizi di mobile banking ha permesso la gestione digitale di molte operazioni che prima era necessario fare allo sportello.
Se nel Lazio gli sportelli bancomat chiusi negli ultimi anni sono stati circa 800, in tutta Italia le cose non sono andate molto meglio. Tra il 2018 e il 2021 i comuni che si sono visti sprovvisti di atm è aumentato da 2.586 a 3.062, le persone che devono recarsi in un comune diverso dal proprio di residenza per prelevare sono all’incirca 4 milioni.
Per questa ragione alcune alternative per la gestione del contante stanno prendendo piede. Un esempio è il servizio Just in Cash, disponibile in via sperimentale a Roma per i clienti della BNL. A partire dal 2023 a questo servizio sarà collegata anche un’app, che permetterà di prenotare un prelievo di contante in uno dei punti vendita aderenti all’iniziativa. Ad esempio tabaccai, negozi di alimentario pompe di benzina.