Svolta per lo stipendio degli italiani, grazie ai benefit

Si tratta di qualcosa che potrebbe cambiare e che, rispetto a quello che succedeva in precedenza, potrebbe piacere alla popolazione italica.

svolta stipendio benefit
(Pexels)

Il Governo Meloni, come si sa, si è formato da poco, anche se, tuttavia, sta già effettuando alcune modifiche rispetto a quello che si era visto in precedenza.

Ma, d’altra parte, la leader di Fratelli d’Italia non ha di certo fatto mistero, soprattutto in campagna elettorale, che non tutto ciò che c’è stato fino a non molto tempo fa, le stava bene.

A questo punto, quindi, passo dopo passo, potremmo vedere dei cambiamenti per quanto riguarda svariate tematiche. Per esempio, già per il Reddito di Cittadinanza si è detto tanto, e probabilmente non resterà lo stesso di qualche anno fa.

Ma tant’è, nelle prossime righe vorremmo soffermarci su quello che potrebbe succedere per quanto concerne gli stipendi.

In effetti, le prime misure che verranno attuate potrebbero davvero far piacere a coloro che prendono la busta paga. In particolare, dovrebbero esserci sia dei benefici per i lavoratori che dei tagli per le imprese.

Ci riferiamo, a tal proposito, dei cosiddetti fringe benefit, cioè dei beni e dei servizi che non predevono però l’innalzamento delle tasse. Non è una novità, perché, anche in precedenza, si è parlato di 600 euro e di un buono carburante.

Il Governo Meloni, dunque, sembrerebbe che confermerà i fringe benefit anche nel 2023 e potrebbe anche alzare la soglia fino a 1000 euro.

Per quanto riguarda i premi di produttività, l’Agenzia delle Entrate fa sapere che questi ultimi vengono tassati con una cedolare secca del 10 per cento fino a 3 mila euro all’anno per un reddito di non oltre 80 mila euro.

Gli altri dettagli

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Meloni e la sua squadra, dunque, starebbe decidendo di diminuire della metà la sopracitata tassazione, cioè, per l’appunto, arrivare al 5 per cento.

Certo, una misura del genere, in effetti, ha un costo elevato che potrebbe arrivare fino a 300 milioni. Così, al momento, bisogna aspettare di capire se tutto questo potrà veramente essere attuabile.

Ma, ancora una volta, per Meloni il taglio del cuneo fiscale è qualcosa di veramente importante che non può aspettare, anzitutto perché impedisce l’occupazione e la competitività delle società nostrane nei mercati esteri.

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