Si tratta di una vicenda che, a voler guardare, non è a dir poco così straordinaria. Fatto sta che il malcapitato se l’è vista brutta.
Una vicenda che, naturalmente, può fare indignare, ma che d’altra parte potrebbe non essere poi così poco frequente.
In effetti, non è sempre facile fidarsi quando si effettuano degli acquisti o vendite online, soprattutto quando non si ha a che fare con una società conosciuta e che possiede delle buone recensioni e una credibilità approvata.
Ma tant’è, nelle prossime righe, vorremmo raccontare un aneddoto che è successo di recente e che di certo non può passare inosservato. A tal proposito, protagonista di questa vicenda è un ragazzo di 24 anni, che ha dovuto fare i conti, purtroppo, con un truffatore.
Lo ribadiamo, non è sicuramente un caso isolato, però, a quanto pare, ancora, non è così semplice tutelarsi da alcuni imbroglioni che provano a raggirare il malcapitato di turno.
Vediamo, allora, nello specifico, di seguito, di che cosa si tratta. In particolare, secondo quanto è stato riportato da più fonti, un ragazzo aveva deciso di mettere in vendita il proprio cellulare.
La truffa dell’acquirente online
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Nella fattispecie, il modello è precisamente un iPhone 12 pro e il prezzo richiesto era di 500 euro. Il giovane, quindi, ha scelto la piattaforma di Facebook per provare a trovare un acquirente interessato alla sua proposta.
Non è forse passato molto tempo, quindi, da quando è stato contattato da un uomo di 37 anni che, da quello che poteva sembrare, pareva essere interessato a comprare lo smartphone.
In realtà, però, l’acquirente in questione non era propriamente ignoto alle Forze dell’Ordine, ma, fatto sta, che il venditore, al momento, non conoscendolo, si è fidato. Il truffatore, quindi, aveva affermato di effettuare il pagamento tramite un bonifico Money Tranfer.
In seguito, ha mandato la copia della transazione e ha incontrato il ragazzo a Cagliari in via Roma per ricevere, per l’appunto, il telefono. Sembrava tutto a posto, ma in realtà, il bonifico non è mai arrivato.
È proprio a quel punto che il venditore ha deciso di contattare i carabinieri per vederci chiaro riguardo a quanto era successo. Ebbene, da quello che è stato riscontrato, il pagamento, per la verità, non era mai partito e il malintenzionato aveva creato ad hoc un documento truffaldino.