Ci sono alcune novità che, d’altra parte, erano state già preannunciate in campagna elettorale e che ora potrebbero diventare realtà.
Lo sappiamo, ormai, con l’insediamento del nuovo Governo, le cose possono assolutamente cambiare riguardo a certi argomenti.
In effetti, gli italiani, a quanto pare, hanno deciso a chi affidare le decisioni, e, in questo caso, si tratta della coalizione di centrodestra capinata, per l’appunto, da Giorgia Meloni.
La premier, infatti, non aveva mai fatto mistero, soprattutto in campagna elettorale, che certe cose, nel caso di vincita delle elezioni, sarebbe andate riviste.
E così, dopo la formazione dell’esecutivo, costituito da ventiquattro ministri, già si sta facendo ciò che era stato detto in precedenza.
A quanto pare, una delle tematiche che sta a cuore è sicuramente la misura del Reddito di Cittadinanza che, secondo quanto è stato riportato, ad alcuni è piaciuta e ad altri non proprio così tanto.
Insomma, vediamo, allora, che cosa sta succedendo, in merito, in questo dato momento. A finire nel mirino, d’altronde, ci sono proprio i cosiddetti navigator.
In poche parole, per chi non lo sapesse, essi sono quelle figure professionali che sarebbero dovute essere aiutate a trovare un’occupazione grazie, per l’appunto, al RdC.
Insomma, a questo punto, pare che i contratti dei navigator non sarebbero più prorogabili, a partire, quindi, dallo scorso 31 ottobre.
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Il ministero del Lavoro, quindi, è deciso a non effettuare una proroga in tal senso. Insomma, da quello che si può evincere nelle ultimere ore, quindi, altri utilizzi degli ex navigator dovrebbero richiedere la conferma di una norma che, al momento, non sembrerebbe allo studio del Ministero.
Alcune Regioni, come, per esempio, la Sicilia, avevano proposto di spostare la scadenza al prossimo 31 dicembre.
E, facendo due calcoli, rapportandoci, quindi, ai dati pervenuti, pare che per ora i navigator che lavorano sono oltre novecento. Ma, d’altro canto, lo si sapeva già che Meloni non ha mai visto di buon occhio il Reddito di Cittadinanza.
Sì, perché, questa sorta di contributo, la leader di Fratelli d’Italia l’ha sempre interpretato come un sostegno ai soggetti più fragili che non hanno effettivamente la capacità di trovarsi un lavoro.
Al contrario, invece, chi può lavorare, secondo Meloni, non dovrebbe usufruire del Reddito di Cittadinanza, bensì, dovrebbe avere modo di effettuare un’adeguata formazione e un idoneo accompagnamento al lavoro.