Tassa sugli extraprofitti: cosa vuol dire e cosa vuole la CGIL

In tempo di crisi economica il segretario della CGIL chiede di tassare gli extraprofitti per aiutare chi non ce la fa ad arrivare a fine mese.

Tassazione extraprofitti proposta Landini segretario CGIL
(Screenshot video)

Come affrontare il caro-bollette e la crisi energetica nell’ambito dei maxi-interventi di bilancio? A proporre una soluzione è stato Maurizio Landini, segretario generale del sindacato CGIL. La sua idea, che è “molto precisa” a quanto sostiene egli stesso, prende in considerazione gli extraprofitti. I quali andrebbero assolutamente tassati per ridistribuire le ricchezze tra chi non riesce ad arrivare a fine mese a causa della crisi economica.

Ad oggi abbiamo miliardi di extraprofitti, sostiene Landini, derivanti dagli introiti extra, appunto, delle maxi imprese. La tassazione attualmente prevista su tali capitali è fissata al 25%, ma la proposta del sindacalista è che quelle risorse vengano usate tutteper permettere alle persone di andare avanti“.

La redistribuzione degli extraprofitti potrebbe risolvere il caro-vita

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Stando a quanto sostiene Landini, inoltre, sarebbero numerosi gli interventi da attuare per contrastare il caro-vita. Non si tratta solo dell’aumento del costo delle utenze, in effetti, perché “basta andare al supermercato” per rendersi contro di vere e proprie speculazioni sui prezzi.

Per questa ragione Landini ha toccato anche questo tema, aggiungendo che banche, aziende farmaceutiche, servizi assicurativi e soprattutto l’impresa energetica dovrebbero reinvestire i propri extraprofitti. Solo per l’impresa energetica, infatti, si parla di almeno 40 miliardi di euro che potrebbero essere redistribuiti.

Landini ha infine attenzionato il tema dei condoni e del tetto dei contanti. La proposta del nuovo governo è infatti quella di portarlo da 2mila a 10mila euro, ma il sindacalista ha voluto ricordare come non si tratti di una questione impellente. “Vorrei ricordare che ci sono delle persone che non li guadagnano neanche lavorando tutto l’anno 10mila euro, quindi di che cosa stiam parlando? La gente non ha bisogno di alzare il contante, ha bisogno di averlo il contante in tasca che oggi non ha“, ha concluso Landini.

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