Il cedolino della pensione di novembre 2022 è un cedolino a sorpresa: per alcuni molto positiva per alcuni davvero negativa. Il motivo
Tra il 1 ed il 5 del mese di novembre 2022 i titolari di pensione dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS riceveranno l’undicesimo rateo del proprio trattamento. In realtà per i percettori della quattordicesima è il rateo numero 12, gli altri due, dicembre e quattordicesima, arriveranno, come di consueto, poco prima della Festa dell’Immacolata Concezione.
Il rateo di novembre 2022 per molti rappresenta una vera e propria gioia, al suo interno, infatti sono previsti una serie di bonus e rivalutazioni che lo renderanno decisamente più corposo del solito. Per altri, invece, potrebbe rappresentare una clamorosa delusione. Secondo quanto apprende la Redazione di Bonifico Bancario, infatti, alcuni adeguamenti salteranno. Ecco quali e perché
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Partiamo dalle buone notizie, per tutti i pensionati con un reddito inferiore ai 35.000 euro nella busta paga di novembre comparirà il Bonus di 150 euro previsto dal decreto Aiuti Ter. Parliamo dell’ultimo provvedimento varato dal Governo guidato da Mario Draghi prima delle dimissioni di fine estate.
Dimissioni che hanno dato la stura alla convocazione delle elezioni del 25 settembre quelle da cui è uscita trionfatrice l’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Buona notizie anche per chi aspetta l’adeguamento al trattamento minimo, quello fissato i 525 euro.
L’adeguamento sarà del 100% per chi percepisce meno del 20% di tale cifra, del 90% per chi percepisce il 25% di tale cifra e del 75% per chi percepisce il 33% di 525 euro. Nello specifico 105, 131 e 173 euro.
Passiamo poi alle dolenti note. L’inflazione è in volo, è uno degli effetti economici più drammatici della crisi e della guerra tra Russia e Ucraina. Nel mese di ottobre ha toccato la punta record dell’11,9%. Era dal 1984 che non si toccava questa cifra.
Questo significa che il potere di acquisto di un euro è nella pratica di 88 centesimi. Per porre un minimo freno a questo fattore sono scattati i calcoli di rivalutazione, calcoli che al momento sono lontanissimi dal dato reale. Ma meglio di niente.
La rivalutazione della pensione a novembre sarà del 2% ma non riguarderà tutti i percettori. Riguarderà solo quelli che hanno una pensione lorda inferiore ai 2692 euro lordi. Brutte notizie, infine, per chi aspetta i conguagli. Sono rinviati a gennaio 2023