Meno tasse sulla casa: finalmente buone notizie per gli italiani

Meno tasse, un’espressione che piace a tutti soprattutto in un periodo così difficile come l’attuale crisi che stiamo vivendo

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Quello delle tasse è sempre un tema delicato. Oggi, con l’inflazione che l’Istat attesta al 12% nel mese di ottobre, lo è ancora di più. Tutto costa di più con alla base le spese energetiche che stanno divorando stipendi e risparmi degli italiani.

Per questo motivi i diversi governi che si sono succeduti negli ultimi hanno sono intervenuti con i bonus, praticamente per ogni tipo di acquisto. Da quello delle bollette a quello per chi deve istallare le tende da sole. Provvedimenti che si inseriscono in una politica non solo di difesa dei consumatori e di aiuto ma anche sul piano dell’efficientamento (e risparmio) energetico.

Costano di più anche i beni di prima necessità come pasta e pane. Sono prodotti dei quali non si può fare a meno ma comunque in tanti stanno riducendo il consumo. Aumentano le file alla Caritas e alle mense e a perderci ovviamente sono anche i commercianti.

Se questi possono “difendersi” dal caro vita alzando un po’ i prezzi, l’effetto contrario è che i consumatori possono decidere di comprare altrove dove costa di meno o fare qualche rinuncia in più.

Tasse da tagliare: la proposta

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

È un cortocircuito, un cane che si morde la coda. Il grido d’allarme arrivata da Giorgio Spaziani Testa, il presidente di Confedilizia che su Twitter ha scritto che si parla tanto di tasse per il commercio elettronico ma invece bisogna pensare prima a quello fisico. Bisogna tagliarle per favorire l’attività di chi ha i negozi, se non eliminarle. Ad esempio quella dell’Irpef  sui canoni di locazione commerciale non percepiti, “cedolare secca per tutti gli affitti non abitativi“, ha scritto.

Questa è una delle tante opinioni che ci sono in giro sul tema. Inoltre è stata lanciata sul web dove tutti dicono tutto ed esattamente il loro contrario.

Ciò che comunque si percepisce è che tutte le categorie hanno motivi per lamentarsi. Forse nel caso della maggioranza sono buoni, per altri sono classiche lamentele fatte anche se versa in condizioni economiche agevoli ma di certo la situazione è molto difficile.

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