C’è chi propenderebbe per la cosiddetta e chiacchieratissima Italexit. Tuttavia, secondo certi economisti, sarebbe una scelta sbagliata.
Chi ha qualche anno di più, come è ovvio che sia, ha passato gran parte della propria vita utilizzando la Lira. Invece, di contro, c’è chi, per esempio, come i trentenni di oggi, è riuscito a utilizzare sia il vecchio che il nuovo conio.
Invece, naturalmente, la generazione nata a partire dai Duemila ha sempre avuto soltanto modo di usare l’Euro.
Comunque sia, l’introduzione di questa moneta che, per l’appunto, risale all’ormai lontano 1999, ha avuto lo scopo di formare un’unione sia economica che monetaria. Anche se, peraltro, c’erano anche altri motivi, e, per menzionarne almeno uno, possiamo ricordare la parità dei prezzi a livello europeo.
Certo, come in tutte le cose, anche in questo caso ci sono stati sia dei vantaggi che degli svantaggi. Tra i pro, quindi, troviamo l’abbassamento dei tassi d’interesse e una semplificazione dello scambio monetario.
È altresì vero, però, che, fin dai primi momenti del subentro del nuovo conio, si sono registrati degli innalzamenti di prezzi.
Tuttavia, al giorno d’oggi, c’è una fazione che propende per l’uscita dall’euro per svariate ragioni. Insomma, il fronte no-euro, dopo tanti anni di moneta unica, desidererebbe un Italexit che, a voler guardare, non si tratterebbe di una cosa impossibile da mettere in pratica.
I possibili effetti dell’Italexit
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Tuttavia, stando alle parole degli esperti o di coloro che vantano una preparazione in ambito economico, questa soluzione potrebbe avere degli effetti collaterali di certo non prettamente positivi.
Si pensa, infatti, che l’uscita potrebbe causare la svalutazione della nuova Lira di circa del 20 per cento. Di conseguenza, inoltre, sia le aziende che i cittadini, in tale situazione, dovrebbero affrontare un rincaro dei prezzi dei prodotti che vengono importati nel Bel Paese.
Così, le previsioni non sembrano alquanto rosee, dato che l’Italia potrebbe conoscere un certo depauperamento e persino perdere una buona credibilità sul mercato estero. E, d’altra parte, è un po’ quello che in precedenza è accaduto alla Grecia.
Insomma, si potrebbero addurre altre argomentazioni che spiegherebbero, per l’appunto, che sarebbe una brillante idea uscire dall’euro. E, a quanto pare, rifacendoci alle parole degli economisti, non sarebbe in grado di risolvere i nostri problemi, ma, al contrario, forse ne creerebbe degli altri.