Per sostenere le difficoltà sorte sin dall’emergenza sanitaria, arriva un aiuto del Governo per questi genitori. Ecco chi sono
Nel drammatico momento di difficoltà, per quanto investa tutti, la misura del disagio coinvolge in particolare una parte dei cittadini rispetto ad un’altra; una fascia in difficoltà come nelle famiglie, tra i pensionati e i lavoratori, nonché i percettori di vari sussidi. Unanimemente sono esposti al quotidiano confronto con l’aumento dei prezzi causato dall’inflazione e con l’indimenticabile esborso delle bollette sull’energia domestica.
La politica più recenti dei Governi è stata quella di supportare le fasce più deboli con erogazioni mirate e contestualizzate all’aggravamento di indici sociali, oppure di circostanze di portata globale. Ovviamente, date le ripercussioni locali, gli effetti si riflettono là dove la difficoltà esistono già o sono alle porte. Come sta accadendo attraverso il conflitto russo-ucraino, dove la crisi del gas si sta trasformando in un’epocale crisi economica.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Particolare attenzione si sta dedicando alle famiglie, ai genitori e ai loro figli a carico. Prima dell’attuale escalation bellica, una rete di bonus è stata potenziata a loro favore sin dall’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, sulla scia della lunga chiusura delle attività e del confinamento domestico. Dal marzo di quest’anno si è giunti alla definizione di una misura strutturale come quella dell’Assegno Unico per i genitori impiegati nel lavoro dipendente.
A quest’ultima, di pari importanza, si stanno aggiungendo anche solide misure di sostegno nei confronto dei genitori separati o divorziati in difficoltà. In arrivo un bonus statale che raggiungerà un massimo di 800 euro per dodici mensilità. L’obiettivo è quello di non mettere a rischio l’erogazione degli assegni di mantenimento. Per ottenere il riconoscimento, il genitore deve trovarsi in stato di bisogno, con figli minori o con maggiorenni ma con handicap grave, conviventi.
In dettaglio, verrà finanziato il genitore che: non ha ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza, causata dall’impossibilità di provvedere ai figli; ha cessato, ridotto o sospeso per almeno 90 giorni la propria attività lavorativa dall’8 marzo 2022 a causa dell’emergenza Covid (fino al 31 marzo 2022); abbia registrato una riduzione di reddito almeno 30 per cento, rispetto al precedente percepito nel 2019.