I casi di truffa online aumentano quotidianamente, tanto che la polizia ha registrato un incremento del 27% negli ultimi due anni.
Con i mezzi tecnologici che ogni giorni abbiamo a disposizione possiamo fare grandi cose, ma non tutti sfruttano la tecnologia per restare nel giusto. Prendiamo ad esempio coloro che organizzano truffe online volte quasi sempre a derubare i malcapitati che ci cascano. I casi di truffe online stanno aumentando esponenzialmente e a confermarlo sono i dati della polizia postale, che ha registrato un incremento del 27% di casi di truffa online dal 2020.
I mezzi che vengono principalmente sfruttati sono mail fraudolente, conti correnti fittizi, annunci online volti ad attirare venditori o acquirenti poco accorti. Sono più di 18mila le persone che, negli ultimi due anni, hanno denunciato casi di truffa online. Alcuni hanno subito il furto dei dati delle carte di credito, altri il furto di cripto-monete (le monete virtuali), altri ancora i dati di accesso al proprio profilo mobile banking.
Come proteggersi da una truffa online?
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Come fare per evitare di finire vittima di una truffa online? Il metodo migliore è acquisire consapevolezza di quello che abbiamo intorno. Innanzitutto bisogna prestare attenzione alle mail in cui ci vengono richiesti dati sensibili. Recentissimo è il caso della truffa online di Poste Italiane, che invitava i propri correntisti a fornire dei dati tramite una mail apparentemente ufficiale.
Unitile dire che si trattava di una truffa online e che Poste Italiane ha prontamente smentito il proprio coinvolgimento. Ricordando agli utenti di non fornire mai i propri dati online tramite link sospetti. Attenzione poi ad aggiornare spesso le proprie password e chiavi di accesso ai vari conti online e profili. Evitare di accedere ai propri conti da computer pubblici è di fondamentale importanza, così come scegliere password complesse difficili da indovinare.
Anche installare antivirus sul nostro computer può essere utile per smistare le mail spam da quelle lecite. Infine è bene contattare il proprio ente di riferimento ogniqualvolta si riceva una mail potenzialmente sospetta. Ovviamente prima di fornire i propri dati, per non rischiare di vedere andare in fumo i risparmi!
