A fronte dell’aumento delle truffe, in particolare sull’invio del Bonifico mensile ai propri assistiti, l’INPS è stata costretta ad emettere una nota ufficiale di chiarimento. Tutti i dettagli
Negli ultimi tre anni, e nello specifico nel periodo che va da ottobre 2019 ad ottobre 2022, si è assistito ad un aumento esponenziale delle truffe online. Ad essere colpiti, con particolare virulenza, i cittadini meno alfabetizzati a livello informatico e quelli meno avvezzi all’utilizzo delle tecnologie legate ai servizi online.
Le truffe online, dati del report del secondo quadrimestre del 2022 della Polizia Postale, sono aumentate del 9% rispetto allo stesso periodo del 2021 e, si stima, che almeno otto milioni di italiani siano stati oggetto di un tentativo di inserimento nei propri conti bancari. Particolarmente presi di mira i meccanismi per l’invio e le ricezione dei bonifici e quelli relativi al funzionamento delle applicazioni degli istituti di credito.
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Disegnato questo scenario non è difficile immagine che una delle strutture più oggetto di attenzione da parte dei truffatori sia l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS. Cosi come non è difficile prevedere che gli utenti più colpiti siano i pensionati dell’istituto stesso.
A tal proposito la stessa INPS ha deciso di creare una pagina specifica, resa nota da un comunicato stampa, nella quale indica le principali casistiche delle truffe. Truffe che hanno, suo malgrado, riguardato l’istituto diretto da Pasquale Tridico. Come evitarle e soprattutto come difendersi.
Gli assi portanti sono tre, lo smishing, il phishing ed il vishing. Parliamo nel dettaglio di invio di sms o mail con link truffaldini o chiamate in cui con tecniche di manipolazione sociale si invitano gli utenti a fornire i dati personali e quelli bancari.
In particolare, si legge nel sito dell’INPS, sono stati segnalati sms che informavano l’utente della necessità di aggiornare i dati bancari perché l’istituto non riusciva ad inviare l’assegno mensile delle pensione. O peggio ancora si chiedeva di scaricare allegati da compilare ed inviare ad un fantomatico indirizzo.
L’indicazione di INPS è molto chiara e netta “Non comunicare i dati sensibili” e soprattutto utilizzare, per ogni comunicazione, sempre e solo il sito e l’app ufficiale a cui si accede tramite SPID o CIE. In alternativa rivolgersi al Contact Center che agisce solo dopo il riconoscimento