Un testo accompagnato dal famoso brand di serie tv a pagamento si aggira on line in cerca di utenti distratti. Cosa sta arrivando
Il termine “fiction” è una parola caduta pressoché in disuso dopo il salto da gigante raggiunto in pochi anni delle serie televisive a pagamento. Le piattaforme che offrono questo servizio, da molti riconosciuto come una “salvezza” per trascorrere il tempo libero e capitalizzare l’uso del divano, hanno raggiunto vertici di qualità indiscussi per il prodotto “di finzione” e per gli investimenti coinvolti nelle produzioni.
Ogni grande attore di cinema non si esime oggi – dopo qualche anno di resistenze “snob” – a sottrarsi da una qualsiasi serie di grande impatto che genererà ulteriore celebrità. Al top delle serie tv che scorrono per abbonamenti c’è senza dubbio Netflix, la chiave di accesso senza rivali per distrarsi dalla drammatica presenza casalinga sotto l’emergenza sanitaria da Covid in quasi un biennio.
Abbonamento Netflix scaduto, non esiste alcuna convocazione
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Diciamolo pure, è proprio il marchio di garanzia di Netflix, che spesso è facile aprire le porte di casa degli utenti, ricevere attenzioni al telefono, ricevere lettura di una comunicazione trasmessa via email. Di cosa stiamo parlando? Ci si riferisce al fatto che il brand del colosso statunitense, come la denominazione di tanti altri nomi di impatto sul pubblico, è oggetto di una singolare truffa.
In fondo, si tratta dell’ennesimo caso di phising: giunge all’ignaro utente un messaggio via sms sul cellulare personale, un’email sulla sua casella di posta elettronica o direttamente una telefonata di un sedicente operatore alle prese con vantaggiose offerte. È ciò che sta capitando niente meno che a Sacile, in provincia di Pordenone, dove le truffe on line brandizzate Netflix sembrano che siano all’ordine del giorno.
Come si è saputo? Una delle prime vittime (senza caderci) è stato il consigliere comunale – quota Lega – di Sacile Placido Fundarò, il quale lancia l’allarme ai cittadini: circola, infatti, via posta elettronica, un presunto avviso di sospensione dell’abbonamento televisivo. Con una peculiarità: è accompagnato da una convocazione (ovviamente falsa) della polizia. L’invito, in particolare rivolto agli anziani, è quello di non dare risposta. Il consigliere non è nuovo a questi appelli: particolarmente sensibile sul tema della sicurezza, ha richiamato la cittadinanza dopo un precedente tentativo di phishing nei suoi confronti, questa volta, con Poste Italiane.