Nel discorso programmatico di presentazione del proprio Governo il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha delineati i passi salienti dell’azione futura.
Martedì 25 ottobre 2022 è una data che, a prescindere dagli orientamenti personali, passa alla storia. E’ il giorno in cui, il primo Presidente del Consiglio donna della Storia d’Italia, si presenta, ufficialmente, ai due rami del Parlamento, Camera e Senato. L’occasione è quella di pronunciare il discorso programmatica per i cinque anni di Legislatura.
Un vero e proprio impegno pubblico e formale, nel quale viene delineata l’azione del Governo appena insediati. Diverse le questioni aperte dalla crisi energetica, al volo dell’inflazione stimata oltre il 10% entro fine anno. Per non parlare della gestione della recrudescenza della pandemia da coronavirus covid-19 alla crisi economica resa ancor più drammatica dagli effetti collaterali della Guerra tra Russia e Ucraina.
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Sfide importanti, intense, sfide da far tremare le vene ai polsi dal più navigato degli Statisti, sfide che, però il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso, da subito, di voler affrontare di petto. Le questioni sul campo sono chiare.
Dalla necessità di uscire dall’austerità per creare crescita economica e quindi recupero del Prodotto Interno Lordo, il PIL che è ancora lontano dei 2091 miliari del 2019. Si passa per la necessità di sostenere famiglie e imprese nella questione delle bollette fuori controllo.
Si ragiona, inevitabilmente, su come investire i 191,5 miliardi di Euro del prestito fornito dell’Unione Europea per fare fronte ai danni del covid, il notissimo PNRR, acronimo di Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza. Cifra da investire in maniera strutturale e qui di fatto la Meloni annuncia la fine della stagione dei Bonus una tantum.
Nel discorso programmatico Giorgia Meloni, ha, infine, affrontato il tema, politicamente controverso, del Reddito di Cittadinanza. E qui la scelta è netta, il Presidente del Consiglio lo definisce, “Inadeguato”. Ma l’alternativa è già pronta, l’RDC, sarà solo una forma di supporto alla persone fragile non in grado di lavorare, mentre per tutti gli verranno messe in opera azioni di formazione e “accompagnamento al lavoro”.
Meloni nel discorso programmatico alle Camere ha affrontato anche questioni più di lungo periodo come la riforma degli scaglioni fiscali, il taglio del cuneo fiscale, l’introduzione del quoziente familiare e l’estensione della Flat-Tax per i titolari di Partita IVA dai 65.000 ai 100.000 euro di reddito di fatturato. Sono questioni che richiedono tempo, ma il cammino è stato avviato