Tutti coloro che amano studiare o che semplicemente puntano molto sulla formazione, a questo punto, potrebbero avere una bella notizia.
Il diritto allo studio, come sappiamo, in un Paese civile è sicuramente sacrosanto. Certo, al giorno d’oggi, esistono numerosi istituti scolastici e universatari diversi.
Tutto sta, quindi, alla preferenza specifica di un dato studente che, a seconda dei suoi interessi, opterà per uno o per un altro ambito.
D’altra parte, attualmente, non è soltanto la voglia di studiare che induce una persona, superata la maturità e la scuola dell’obbligo, a proseguire con altri percorsi.
Si sa, infatti, che ad oggi è richiesta sempre più una preparazione approfondita anche per certi impieghi che soltanto tempo fa non l’avrebbero ritenuta necessaria.
Così, è facile da intuire, il mondo del lavoro è diventato, via via, decisamente competitivo e per distinguersi è bene possedere svariate informazioni.
Tuttavia, fino a non molti anni addietro, a quanto pare, secondo una specifica legge, non era possibile iscriversi a due facoltà differenti. Ma, al momento, sembra proprio che le cose siano cambiate.
Anche se, a questo punto, ci si chiede persino un’altra cosa. Eh sì, perché, oltre al bene della cultura, molto più praticamente, potrebbe sorgere il dubbio lecito che ci siano ulteriori tasse da pagare.
L’esonero dalla tasse
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A tal proposito, il Ministero dell’università e della ricerca ha voluto recentemente chiarire anche questa incertezza. E, secondo quanto viene riportato, pare che ci sia il desiderio di semplificare le cose per tutti i ragazzi animati dalla voglia di istruirsi.
Nella fattispecie, quindi, coloro che vogliano puntare davvero molto sulla loro formazione e quindi ottenere un paio di lauree contemporaneamente pare proprio che potranno godere dell’esenzione dal contributo universitario per una seconda iscrizione.
Certo, l’esonero, però, non deve essere presente sulla prima. Tuttavia, anche in questo caso, oltre ad altre situazioni legate al punteggio avuto all’esame di maturità, sarà importante anche l’ISEE del nucleo familiari di appartenenza.
Infatti, lo studente che si iscrive al primo anno e che non dispone di un reddito superiore ai 20 mila euro verrà considerato nella categoria denominata, quindi, no tax area.
Invece, per quanto riguarda gli anni futuri, l’esonero dal pagamento sarà necessariamente attinente ai crediti formativi.