In soccorso al potere di acquisto delle famiglie, questo Comune mette a disposizione risorse per fare la spesa. Dove sta succedendo
Fresco di giuramento davanti al Presidente della Repubblica, il nuovo governo guidato dalla neopremier Giorgia Meloni dovrà immediatamente affrontare le sfide del precedente esecutivo, messe in sospeso con l’apertura della crisi. Si valuterà se la politica che verrà portata avanti avrà una linea di continuità con la vecchia legislatura. Le questioni che richiedono risposte immediate sono infatti molte e non più procrastinabili.
L’attuale crisi energetica che attanaglia l’Europa, rinfocolata dal rialzo senza sosta dell’inflazione, trasversale su tutti i mercati del vecchio continente, sta impoverendo le famiglie più economicamente deboli, in particolare quelle italiane, a fianco con la definitiva serrata di migliaia di saracinesche e la chiusura dei cancelli di centinaia di piccole e medie imprese, affossate dalla mannaia delle esorbitanti bollette di gas e luce.
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Gli effetti di carattere “tecnico” stanno guidando le conseguenze di una percezione sempre più evidente sul piano dei bilanci familiari: il calo del potere di acquisto. Una diminuzione a cui si è giunti alla stregua di un aumento generalizzato dei prezzi sui beni di consumo, compresi i beni essenziali. Si teme il rischio che molte famiglie possano iniziare a rinunciare ad alcuni acquisti necessari.
Nelle prossime settimane verranno valutate le azioni di governo circa la messa in campo di nuove risorse economiche da sbloccare per rifinanziare e prorogare i bonus attualmente erogati ad un ampio raggio di redditi, integrando stipendi, pensioni e sussidi. Di certo, l’inflazione ha iniziato la sua corsa nelle fasi subito successive all’emergenza da Coronavirus, con una ripresa che ha alimentato gli indici, ma la cui percentuale non è stata più circoscrivibile con il fronte bellico in Ucraina.
In attesa di sostanziose iniezioni da parte del governo, alcune amministrazioni locali si sono attivate alla meglio, a favore dei cittadini più bisognosi. Il Sindaco del Comune di Pogliano Milanese Carmine Lavanga insieme all’assessore ai Servizi sociali Sara Antonini, ha risposto al momento di profonda difficoltà. Le risorse finanziarie sono state ricavate dai buoni non fruiti, ma finanziati con i fondi Covid.
Grazie a questa iniziativa, questa disponibilità integrativa nelle casse comunali ha reso possibile di allargare la forbice degli aventi diritto a questa sorta di “buono spesa”: si tratta di una popolazione composta maggiormente da stranieri e da persone che ricorrono stabilmente alla Caritas. Dal sito del Comune è possibile scaricare il modulo di richiesta (altrimenti è disponibile presso il Municipio) e la domanda va inoltrata entro il 31 ottobre 2022. Dopo l’esito positivo della valutazione per i redditi fino a 35 mila euro, i buoni sono disponibili fino all’esaurimento degli stanziamenti.