L’Agenzia indica ai potenziali beneficiari le modalità per sfruttare al massimo gli intentivi edilizi sinora a disposizione. Ecco come
Appena dopo la ripresa delle attività, seguita all’emergenza sanitaria da Coronavirus, l’iniziativa di governo si è concentrata sul balzo del PIL e sul settore al quale incaricare il traino economico: la scelta scontata è caduta sul settore edilizio, da sempre strategico per l’Italia; così anche dopo un’epidemia giunta all’apice della gravità per circa due anni. È stato sufficiente reinterpretare lo slancio in chiave di sostenibilità ambientale, chiamando a raccolta i privati.
Ecco dunque che molti cittadini hanno approfittato del Superbonus 110%, con il quale sono stati interamente finanziati dallo Stato gli interventi di ammodernamento degli impianti di climatizzazione, dei serramenti, installazione dei dispositivi per il risparmio energetico, rifacimento delle facciate, installazione condominiale dei pannelli solari, nonché l’abbattimento delle barriere architettoniche.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Tutti i lavori realizzati dalle ditte edilizie, secondo gli intenti del Bonus, vengono ricompensati con l’opzione della cessione del credito, lo sconto in fattura, o la detraibilità in dichiarazione dei redditi da parte dei cittadini. L’Agenzia delle Entrate comunica intanto che riguardo alle rate non ancora fruite del 2020, i privati hanno tempo fino al 30 novembre 2022, per inviare la Comunicazione per la scelta delle opzioni.
Tale scadenza concerne tutti i bonus relativi alla casa. Fa eccezione il Bonus Barriere Architettoniche, valevole per le spese sostenute nel corso del 2022, per il quale l’invio della Comunicazione dovrà essere effettuato entro il 16 marzo 2023, iniziando dal 1° gennaio. Tanto per il Superbonus quanto per l’Ecobonus, i vantaggi fiscali si attivano in relazione alla sola sostituzione di componenti già esistenti o di loro parti, e in riferimento ad una superficie complessiva già esistente.
Se i lavori venissero estesi ad una superficie preesistente, le agevolazioni fiscali non saranno applicate (Ecobonus) o applicate parzialmente (50 per cento, col Bonus Ristrutturazioni). Nessun limite sulla tipologia di edificio o la tipologia di beneficiario nel caso del Bonus Barriere Architettoniche; ne beneficeranno tutti i contribuenti che sostengono le spese relative agli interventi, qualunque sia il titolo che regoli ciascun immobile.