C’è una voce nell’estratto conto contributivo INPS che potrebbe creare qualche incertezza in chi lo legge: cosa significa la nota 0?
Gestire al meglio i documenti messi a disposizione dell’INPS non è sempre facile, soprattutto quando ci troviamo davanti a diciture complicate o a un gergo specifico che non comprendiamo appieno. Alcuni dubbi sono stati ad esempio sollevati rispetto all’estratto conto contributivo per la pensione INPS, dove compare una nota a margine dal significato un po’ sibillino.
Stiamo parlando della nota 0 che troviamo sui moduli, dedicata in particolare ai commercianti. In essa si legge: “Contributi accreditati in base ai versamenti effettuati: sono pienamente utilizzabili se il reddito corrisponde a quello fiscalmente accertato“. Ebbene, questa nota indica il cosiddetto minimale contributivo. Cioè una base di riferimento per il pagamento dei contributi minimi.
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Nel caso dei commercianti, infatti, tale contributo minimo viene calcolato a prescindere dal guadagno effettivo dell’attività. Vale a dire che dovrà essere versato anche nel caso il reddito guadagnato sia inferiore all’importo dovuto. Se il reddito di impresa supera il reddito minimo si dovranno andare a versare anche i contributi eccedenti, entro un limite massimale prestabilito.
I contributi previdenziali eccedenti vengono calcolati in base al quadro RR del Modello Unico, dedicato a tutti i lavoratori autonomi con partita Iva. Tale versamento, tuttavia, è sottoposto a controlli dell’INPS, al fine di accertare che quanto dichiarato corrisponda a vero, né di più, né di meno.
Ciò che la nota 0 sta a indicare, dunque, è che i contributi per la pensione corrisponderanno a un determinato ammontare soltanto nel caso il reddito dichiarato (che è la base sulla quale si calcolano i contributi) corrisponda a quello realmente accertato in seguito ai controlli dell’ente di previdenza. L’Agenzia delle Entrate effettua dunque i controlli presi in esame e, in caso di discrepanze, comunica al contribuente quanto emerso dagli esami effettuati.
Nel caso dunque non si sia mai ricevuta comunicazione riguardante il versamento dei contributi per la propria pensione INPS, si può dedurre la corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto accertato dall’Agenzia delle Entrate.