Bollette, quanto tempo hai prima che stacchino tutto

In tempo di caro-bollette potrebbe capitare di ritardare il pagamento delle utenze, ma quanto tempo abbiamo prima che la fornitura venga staccata?

Caro botte quanto tempo prima che stacchino utenza mancato pagamento
(Adobe)

Quali sono i tempi entro i quali bisogna pagare le bollette per evitare che le utenze in casa vegano disattivate? In tempo di crisi economica ed energetica, questa è sicuramente una domanda che in molti hanno cominciato a porsi. Vi sono diversi modi in cui un fornitore può rivalersi su chi non ha pagato le bollette, ma in ogni caso si deve tenere presente che trascorsi 10 anni senza contestazioni dal mancato pagamento di una bolletta, essa non deve più essere saldata. E che il fornitore non può sospendere un’utenza senza aver mandato prima un sollecito.

Il creditore può dunque procedere secondo questo iter, quando si tratta di sollecitare il pagamento di una bolletta. Per prima cosa, una volta trascorsa la data di scadenza della bolletta senza che questa venga saldata, il fornitore può inviare un sollecito. In seguito può procedere con una raccomandata, nella quale specificherà il termine ultimo di pagamento prima della sospensione dell’utenza.

Cosa succede quando staccano le utenze per pagamenti insoluti?

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All’interno della suddetta raccomandata si dovranno trovare anche le modalità e gli estremi per effettuare il pagamento. Ma quali sono i tempi da rispettare prima che sia consentita la sospensione delle utenze? Il termine ultimo di pagamento, stando a quanto dice la legge, deve essere superiore a 20 giorni dall’emissione della raccomandata e superiore a 15 giorni dall’invio della raccomandata.

Trascorsi i 15 giorni necessari, la fornitura di energia elettrica verrà sospesa. A questo punto viene naturale chiedersi quali siano i costi di disattivazione e riattivazione della fornitura elettrica o del gas. Il costo di disattivazione e riattivazione cambia a seconda che l’utente si trovi nel mercato libero o tutelato.

Nel primo caso un contributo fisso di 26,73 euro da ridurre del 50% nel caso l’utenza sia predisposta per la telegestione. Nel secondo, lo stesso contributo con riduzione, più un contributo di 23 euro per oneri amministrativi e uno di 23 euro per il ripristino di potenza o la riattivazione della fornitura.

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