Si è trattato del discorso finale del premier italiano uscente che è stato fatto proprio in una conferenza stampa a Bruxelles.
Come sappiamo, le ultime elezioni dello scorso 25 settembre, sono state vinte, si può dire, a furor di popolo, dalla coalizione di centrodestra, capitanata da Fratelli d’Italia.
Una situazione che, quindi, ha portato successivamente a cercare di creare un nuovo Governo con la relativa formazione dei ministri che saranno in carica.
Comunque sia, dopo circa un mese, si è riusciti finalmente a presentare la lista che, per l’appunto, è formata da ventiquattro elementi, di cui sei donne e due vicepriemier.
Nelle ultime ore, quindi, Giorgia Meloni ha accettato l’incarico che le è stato affidato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Così, il giuramento è previsto al Quirinale per sabato 22 ottobre, in mattinata.
A quel punto, perciò, l’esecutivo potrà essere considerato definitivamente attivo. Comunque sia, nel frattempo, Mario Draghi, in qualità, Presidente del Consiglio uscente, ha effettuato il discorso finale a Bruxelles, cogliendo l’occasione anche per ringraziare i presenti.
Per la precisione, Draghi ha presenziato alla conferenza stampa che si è tenuta verso la fine del Consiglio Europeo. Ha voluto, nella fattispecie, ricordare che l’Italia deve essere protagonista del progetto dell’Europa, non fosse altro perché si tratta di un grande Paese fondatore.
Inoltre, ha poi ribadito il concetto di Unione Europea che, a suo avviso, deve rimanere ben saldo proprio per la sicurezza e il bene degli Stati membri.
Gli altri dettagli del discorso finale
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Non ha dimenticato, peraltro, l’argomento sicuramente allarmante che sta attanagliando anche lo Stivale, cioè quello della crisi energetica. Insomma, la risposta a questa condizione preoccupante, secondo Draghi, è sempre stata e dovrà essere europea.
L’unità dei Paesi, dunque, è fondamentale, forse ancora di più che in precedenza, anche per dare manforte all’Ucraina che, come si sa, da un po’ di tempo a questa parte sta subendo il conflitto bellico contro la Russia.
Il mercato unico, peraltro, è certamente da tutelare per Draghi, perché solo in tal modo si può essere competitivi e combattere e non far sopraggiungere la temibile instabilità finanziaria.
Comuqnue sia, l’ex premier italiano si è anche definito soddisfatto per le decisioni che sono state prese in quell’occasione. Sono state perciò conclusioni che sono arrivate dopo del tempo, ma che possono essere quelle giuste.