Draghi, l’ultimo regalo agli italiani: arriva il nuovo stop

Per il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi, c’è l’ultimo regalo agli italiani: arriva il nuovo stop, di cosa parliamo.

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foto Canva

Le elezioni politiche del 25 settembre 2022 hanno sancito una netta vittoria della coalizione di centrodestra, trainata dal partito di Fratelli d’Italia, portando così all’Italia un governo con una connotazione diversa da quello avuto negli ultimi due anni. In attesa di capire quali saranno i ministri che dovranno giurare fedeltà alla Costituzione nell’esecutivo a guida Giorgia Meloni, però, l’uscente governo Draghi è ancora in carica e proprio ieri si è riunito il Consiglio dei Ministri, che ha preso importanti decisioni.

Il regalo di Draghi agli italiani prima dell’addio: ma adesso?

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Nello specifico, quello che è stato l’ultimo regalo – se così possiamo definirlo – del governo Draghi agli italiani dovrebbe porre un limite all’aumento dell’energia. Si tratta di decisioni già prese nei mesi scorsi e che però rischiavano a breve di perdere efficacia. Infatti, le scelte fatte ieri dall’esecutivo che è ormai agli sgoccioli riguardano una serie di proroghe a delle decisioni già prese nei mesi scorsi e che però sarebbero decadute il prossimo 31 ottobre.

La nuova proroga di fronte al perdurare della crisi energetica arriverà adesso fino al prossimo 18 novembre e dovrebbe servire a un nuovo contenimento del prezzo dei carburanti, in particolare. In queste ore, mentre assistiamo a una nuova ondata di rincari ai distributori, il governo Draghi garantisce in particolare la proroga della riduzione delle accise sui prezzi dei carburanti. Questo dovrebbe appunto contenere i rincari, ma ci sono altre due decisioni importanti prese.

Il governo uscente infatti ha firmato la proroga per l’esenzione dall’accisa per il gas naturale per autotrazione e per la riduzione dell’IVA fissata al 5% per il gas naturale, sempre fornito per l’autotrazione. Scongiurata in questo secondo caso una batosta per camionisti e aziende che necessitano di trasporto su gomma per le proprie merci. Ma cosa succederà dopo il 18 novembre? La speranza è che si faccia in fretta e che un nuovo governo in carica prenda decisioni anche più nette, per evitare un probabile collasso dell’economia italiana.

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