Bonifico per errore: può succedere di ricevere soldi che non ci spettano: cosa bisogna fare in casi del genere
Il bonifico è lo strumento più usato per il trasferimento di soldi. È rapido, sicuro, ma ciò non vuole dire che si possano commettere degli errori. Oggi quasi tutti abbiamo una carta in tasca, di qualsiasi tipo, perché rispetto a qualche decennio fa si ricorre molto di più a questo metodo di pagamento.
Oltre a quello ordinario, con il quale il ricevente vedrà i soldi sul proprio conto dopo 48 massimo 72 ore, esiste anche il bonifico istantaneo, con il trasferimento che avviene immediatamente. Dunque oltre a essere una garanzia per chi eseguo e chi riceve, il bonifico è una garanzia anche per il Fisco perché quel soldi sono tracciabili.
Come detto però non è esente da errori. Poniamo l’esempio che stiamo aspettando di ricevere lo stipendio o nel caso di un libero professionista il pagamento di una fattura per una prestazione eseguita. Andiamo a controllare il conto e troviamo sì un bonifico, ma che non ci aspettavamo, proveniente da un altro soggetto. Insomma, quei soldi non erano a noi destinati. Che facciamo?
Bonifico che arriva per errore: come comportarsi
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Per fare un bonifico è necessario indicare nome, cognome, causale e Iban del destinatario. Basta sbagliare l’ultimo e cambia il percorso dei soldi.
Ma come fare per recuperare i soldi? Si può annullare il bonifico rivolgendosi alla propria banca, se si è in tempo. Se l’operazione è già partita si può ricorrere a una procedura bancaria di richiamo del bonifico: in pratica l’istituto di credito, su disposizione dell’ordinante del bonifico bancario, domanderà alla banca controparte di procedere al “recall” del bonifico stesso.
Se però il bonifico è già stato accreditato sul conto corrente del destinatario, sarà necessario il consenso del correntista per poter restituire la somma.
Cosa deve fare l’altra parte, chi ha ricevuto soldi che non gli spettano? Innanzitutto, non fare nulla è sbagliato perché bisogna chiedersi da chi provengono questi soldi e perché.
Chi ha disposto il pagamento ha diritto a ottenere la restituzione e dunque il “beneficiario” dovrà fornire il proprio consenso alla restituzione.
Tramite la banca si potrà restituire tutto in poco tempo. Se chi ha ricevuto la somma dovesse opporsi e tenere i soldi per sé, l’ordinante potrebbe rivolgersi a un tribunale e avviare dunque un’iter giudiziario per riottenere le somme.