Il sistema fiscale italiano, qualche volta, riesce a riservare qualche piccola gioia ai contribuenti, una delle principali riguarda la donazione liberale. Ecco di cosa parliamo
Anche il complicato sistema fiscale italiano, talvolta, riesce a dare qualche piacevole sorpresa ai propri contribuenti. Ricordiamo alcuni dati per dare contezza dell’affermazione. Il Fisco italiano drena tra tasse sul reddito, imposte e tasse locali oltre il 49% dei guadagni di ogni singolo cittadino. La pressione fiscale più alta d’Europa. Un fattore che in periodo di crisi economica come quello attuale pesa più del dovuto.
Per questo motivo ogni contribuente italiano è alla costante ricerca di un meccanismo che possa quanto meno ridurre il dovuto. Uno dei meccanismi più facili, per molti una piacevole sorpresa, è rappresentato dalla cosiddetta donazione liberale. La donazione, in questa fattispecie, può essere in denaro, in beni immobili e mobili e vengono effettuate senza contropartita. Ma perché per il contribuente può rappresentare una piacevole sorpresa? Lo scopriamo insieme.
Donazione liberale, ecco come funziona
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Le donazioni fatte direttamente da privati verso parenti, Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale, le Onlus, le Associazioni del mondo Non Profit e verso tutti gli altri Enti che a vario titolo agiscono in attività benefiche, possono generare importanti vantaggi fiscali a chi le esegue.
Si perché le cosiddette donazioni liberali possono essere dedotte e detratte dalla tasse riducendo così il peso di quanto di deve pagare e svolgendo al contempo una azione meritoria.
Due sono i meccanismi che consento di usufruire dei benefici fiscali di una donazione liberale, la detrazione e la deduzione dal Reddito che forma l’imponibile per l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, l’IRPEF.
La prima è di quattro tipi diversi, e nello specifico le aliquote di detrazione sono del 19%, del 26%, del 30% e del 35% e variano a seconda del destinatario della donazione liberale. Da segnalare che quelle maggiori, 30 e 35%, vanno erogate solo ed esclusivamente agli Enti facenti parte della rete delle Donazioni uno specifico registro Pubblico per iscriversi al quale occorre accreditarsi.
La seconda, invece, le detrazioni, possono ridurre la quota di IRPEF da pagare ma non possono azzerarla del tutto. La detrazione può avvenire solo con donazioni verso istituzioni religiose, ONG, le Organizzazioni Non Governative, le Fondazioni, le Università, gli Ente Parchi ed i trust fiduciari