Si tratta di una decisione che, anche in passato, ha sicuramente acceso alcune polemiche e discussioni. Cosa fare dunque?
La storia dell’introduzione dell’ora legale, ormai, risale veramente a tanti anni addietro. Se si pensa, infatti, che il primo a parlarne fu il politico americano Benjamin Franklin, allora, non si può che essere d’accordo con quanto affermato.
Non fu l’Italia, quindi, ad avere il primato di questa proposta, anzi, in precedenza era stata adottati da altri Stati europei. Tuttavia, non bisogna pensare che sia una cosa nuova nemmeno per il Bel Paese.
Anzi, al contrario, si cominciò ad adottare nei primi anni del Novecento, anche se, a onor del vero, venne istituita e destituita più volte, nel corso del tempo. D’altra parte, al giorno d’oggi, però continua a essere oggetto di diverse discussioni.
In effetti, c’è chi pensa che, nonostante lo scopo precipuo sia il risparmio energetico, peraltro più che mai indispensabile attualmente, quest’ultimo, in realtà, viene assolutamente vanificato dai tanti elettrodomestici e apparecchi elettrici che consumano molta energia, indipendentemente dall’orario.
Secondo questa argomentazione, infatti, a che servirebbe l’ora legale se lo spreco c’è comunque? Ma, se vogliamo, a vederla in maniera opposta pare che non siano in pochi. Il caro bollette, insomma, sta veramente spaventando una miriade di persone.
La proposta del posticipo
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Lo si evince dal fatto che sulla piattaforma online, che si trova all’indirizzo change.org, sono state raccolte addirittura 55 mila firme per chiedere che non venga ripristinata l’ora solare il prossimo e imminente 30 ottobre.
Ad avere l’idea di questa proposta, in particolare, è stata la Società Italiana di Medicina Ambientale che vorrebbe posticipare il passaggio all’ora solare di almeno un mese.
Facendo due conti, insomma, in questo modo pare che ci potrebbe essere un risparmio energetico non indifferente che si pensa possa addirittura corrispondere a una cifra superiore ai 500 milioni di euro annuali.
Ok, sicuramente, in tal modo, economicamente parlando, ci possiamo guadagnare. Ma in fatto di salute? Eh beh, non è più un mistero, infatti, che questi cambiamenti diano fastidio al nostro ritmo circadiano.
Il che sta a significare che, forse, ok, con questo cambio, il nostro portafoglio soffre un po’ meno, tuttavia, scombussolare ogni volta il ciclo sonno-veglia non è certamente la cosa migliore che si possa fare.