Falso link della banca via SMS: attenzione ai messaggi che arrivano sullo smartphone e anche sulla posta elettronica
Il metodo è quello classico, ormai ben conosciuto ma purtroppo non da tutti poiché ci sono ancora vittime. È la trappola dell’sms che avverte di un’attività sospetta sul proprio conto.
Il messaggio sembra arrivare dalla propria banca, con tanto di logo. Si invita a cliccare su un link che è allegato. Successivamente ecco la telefonata dove uno dei truffatori si finge un addetto della banca. Prima conferma che c’è stato un tentativo di accedere alla banca poi rassicura che si può rimediare.
Per farlo però oltre a chiedere i dati personali, vuole sapere quali sono quelli della banca come il Pin per accedere al conto. Ricordiamo che questi non vanno mai forniti, a nessuno, neanche all’addetto allo sportello della propria banca. Sono dati personali e tali devono restare per sempre. Il rischio, come successo nell’ultimo episodio accaduto a Senigallia, è che il conto in poco tempo viene svuotato.
Falso link della banca via SMS: come proteggersi
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La denuncia arriva da una signora residente nella città marchigiana che si è rivolta al Commissariato di Polizia. La donna ha aperto il link e ha seguito le indicazioni dell’interlocutore. Dopo ha verificato sul proprio conto che c’era una transazione che non aveva effettuata. L’uomo con il quale aveva parlato, in pratica, entrando nel conto aveva preso tutti i soldi.
Solo nel Comune di Senigallia sono stati 150 i casi nel 2022. In merito all’ultimo caso gli agenti del Commissariato di Senigallia hanno svolto verifiche in ambito bancario e sui supporti elettronici. Le indagini hanno ricostruito la truffa e sono riusciti a risalire a due soggetti 50enni. Insieme, dividendosi i “compiti” avevano raggirato la vittima, riuscendo a portare la transazione in porto.
Il fenomeno delle truffe tramite acquisti on line o delle clonazione degli strumenti di pagamento è in aumento in considerazione dell’esponenziale crescita delle transazioni con sistemi di pagamento elettronici, fa sapere la polizia. I truffatori sono dotati di grandi conoscenze informatiche e strumenti professionali altamente tecnologici. In molti casi c’è purtroppo l’ignara complicità delle vittime.
Per tali motivi si ricorda di diffidare sempre degli sms che hanno link all’interno. La banca, le poste, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps o qualsiasi altri istituto, non comunicano mai via sms o email, ma solo via posta tradizionale. Anche quando l’sms arriva sulla “chat” che si ha con la banca – quella che ci avvisa ogni volta che effettuiamo un pagamento – non bisogna mai cadere nella trappola quando c’è un sms. Basta ignorare il messaggio. Meglio ancora se viene cancellato dopo aver denunciato tutto alle forze dell’ordine.