Il turismo rappresenta uno dei settori più floridi in Italia, ma non sempre chi viene in visita riesce a sfruttare appieno il tempo a disposizione.
Piediluco è un paese umbro in provincia di Terni che sorge attorno alle rive di un lago. Come molte delle destinazioni di questa regione dell’Italia centrale, anche Piediluco è un’ambita meta turistica. Ma non sempre i turisti che visitano il luogo hanno vita facile… e nemmeno i residenti. Stando alle parole di alcuni di loro, infatti, sono almeno due anni che a Piediluco l’ultima banca ha chiuso i battenti e, da allora, neanche un bancomat è stato messo a disposizione dei cittadini.
La mancanza di bancomat e metodi alternativi per effettuare prelievi di contanti “costringe residenti e turisti ad arrivare ad Arrone oppure a Terni, affrontando così circa 30 chilometri complessivi tra andata e ritorno“, affermano alcuni residenti. Lo stesso problema si presenta dunque anche per i turisti, i quali hanno sicuramente meno dimestichezza coi luoghi limitrofi al paese e non sempre riescono a spostarsi per effettuare prelievi.
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A ciò si aggiungono i problemi di connessione internet che spesso rendono i pagamenti con carta problematici. Comportando “un danno all’economia locale e alle attività che con molta fatica stanno lavorando tutti i giorni per dare più servizi alle migliaia di turisti che giungono in paese“. Ad oggi, tutte le richieste ufficiali effettuate dai residenti e dai commercianti di Piediluco per ottenere che venga installato un bancomat in paese sono cadute nel nulla.
I cittadini si trovano dunque di fronte alla necessità di chiedere a gran voce l’adeguamento delle condizioni necessarie all’accoglienza turistica. Anche in alcuni paesi vicini a Piediluco si presenta lo stesso problema, ad esempio a Marmore. Anch’esso meta turistica per via della presenza della Cascata delle Marmore. Lì un bancomat non c’è mai stato, addirittura.
“Si parla di turismo, di sviluppo, di investimenti, ma ad oggi rimangono sempre solo chiacchiere che non hanno portato a nulla. Lo sviluppo e gli investimenti sono sempre sulle spalle di associazioni e privati“, concludono amaramente i residenti di Piediluco.