Il mese di novembre porterà una novità decisiva per i lavoratori italiani a basso reddito, arriva il Bonus 150 Euro: ecco come fare domanda
A novembre 2022, oltre venti milioni di lavoratori italiani, 22 per la precisione, dopo tanti mesi contrassegnati da ansia, finalmente, avranno una buona notizia. E la buona notizia, vista la crisi economica acuita dall’aumento delle bollette di luce e gas e dal volo dell’inflazione, non può ce riguardare il reddito. Dopo mesi di attesa e dibattito politico, infatti è stato sciolto il nodo.
Il nodo riguarda il cosiddetto Bonus da 150 Euro. Parliamo di una cifra, Una Tantum, quindi una volta sola, introdotta dalla maggioranza di solidarietà nazionale che ha sostenuto il Governo guidato da Mario Draghi, nel Decreto Aiuti Ter. La Una tantum arriva a colmare un vuoto normativo, quello del Decreto Aiuti e del Decreto Aiuti Bis che aveva escluso dalla precedente Una Tantum, quella dei 200 Euro versati dallo Stato ai lavoratori nell’estate 2022.
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La prima Una Tantum, infatti, era finita solo nelle tasche dei lavoratori dipendenti e dei titolari di pensione dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS con reddito inferiore ai 35.000 Euro.
La nuova Una Tantum, il Bonus da 150 euro, invece, copre una ampia massa di lavoratori, con reddito inferiore ai 20.000 euro e, grazie ad una nota della Corte dei Conti, allarga il beneficio dei 200 ad alcuni di essi che cosi potranno avere addirittura 350 Euro tutte insieme.
Vediamo i dettagli per ottenere il Bonus 150 Euro. Il Bonus verrà erogato una volta sola, nella busta paga di novembre, e nel caso in cui, come per gli incapienti, non ci sia una busta paga arriverà direttamente dall’INPS.
In alcuni casi per accedere al beneficio sarà necessario fare una autodichiarazione il cui modello FAC-Simile si può scaricare a questo link. Hanno diritto al Bonus 150 Euro previsto dal Decreto del Governo Draghi cosiddetto Aiuti Ter tutti i lavoratori dipendenti, autonomi, domestici, stagionali e dello spettacolo con reddito inferiore ai 20.000 Euro, i titolari di pensione INPS, di invalidità e di accompagnamento, sempre con il range di reddito indicato, i Co.Co.Co, i percettori di Reddito di Cittadinanza, di Naspi e Dis-Coll nonchè i percettori di disoccupazione agricola.
Accedono, finalmente, al Bonus anche i lavoratori autonomi, siano essi titolari o meno di partita IVA. Quasi un salto quantico per la drammatica situazione economica del Paese