Tassa sulle donazioni, non si paga nulla ma dipende comunque dal caso: qual è la soglia che non prevede nessuna imposta
Donare per i propri figli o nipoti è un’operazione ordinaria in tante famiglie. Lo è ancora di più negli ultimi anni: a causa del lavoro precario, a differenza di un tempo ormai lontano, sono i genitori che aiutano economicamente i figli anche quando hanno lasciato casa.
Con la crisi attuale, poi, in alcuni casi il contributo diventa necessario. Soprattutto se un genitore ha una pensione non troppo bassa, è comunque un’entrata fissa che molti giovani la possono solo sognare.
In alcune situazione è necessario fare il bonifico, come quando il figlio vive o studia in un’altra città. Se parliamo di transazioni di valore modico a figli e nipoti, questi non sono tassabili.
Nonni e genitori che vogliono fare una donazioni senza formalità a figli o nipoti per finanziare studi, viaggi, oppure per aiutare all’acquisto di un’auto o un appartamento, possono dormire sonni tranquilli perché lo Stato non chiede nessuna imposta.
Sono infatti azioni volontarie che non risultano in atti scritti. In questi casi, infatti, nel momento in cui è necessario l’intervento di un notaio (e di testimoni) le cose cambiano. La somma versata non è tassata solo se il valore donato non supera il limite della franchigia esente da imposizione.
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Ma di quale cifra parliamo? 1 milione di euro, se si tratta di donazione tra coniugi o parenti in linea retta. Non deve invece superare i 100mila euro se è una donazione tra fratelli e sorelle. Altra soglia è di 1,5 milioni di euro se è un bonifico a favore di una persona portatrice di handicap grave.
Esentasse anche quando parliamo di donazione indirette, ossia soldi versati per un determinato scopo. Ad esempio, il figlio vuole comprare una moto, una vettura o qualsiasi altra cosa. Nella causale il genitore che dona deve scrive “donazione a favore di (nome e cognome) per l’acquisto della moto”. Così in caso di controllo del Fisco che si chiede da dove siano stati presi i soldi per comprare il mezzo, c’è la prova che si tratta di una donazione.
Ogni caso va comunque valutato e verificato, per qualsiasi dubbio meglio rivolgersi sempre a un professionista, un commercialista, un fiscalista o un avvocato, soprattutto per quanto riguarda le donazioni tra soggetti che non sono imparentati.