È di certo una buona occasione, quindi, per tutti coloro che si trovano a dover fare una ristrutturazione edilizia.
In un momento di forti innalzamenti dei prezzi e del chiacchieratissimo e doloroso caro bollette, come si sa, il Governo sta tentando di venire incontro almeno ai cittadini più bisognosi.
Che, nella pratica, l’aiuto si concretizza in una manciata di cosiddetti bonus che dovrebbero, almeno in parte, dare una mano a coloro che non dispongono di una certa soglia di reddito.
Si intendono, infatti, svariate categorie, dai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai pensionati e ai disoccupati. Che dire, non si trattano di somme strabilianti, anche se, di sicuro, possono fare comodo ai beneficiari che le ricevono.
Così, per ora, se si sta attenti alle ultime novità, ci si rende conto che di contributi ce ne sono attivi diversi e di differenti tipologie e importi. Come da titolo, però, nelle prossime righe, ci vogliamo soffermare sul Bonus Mobili.
Senza spendere troppo parole, quindi, il suddetto si può definire come una detrazione Irpef di una percentuale del 50 per cento sull’acquisto di nuovi elettrodomestici e di vario mobilio.
Ma, c’è un ma, perché non possono tutti indistintamente appropriarsi di tale sconto, perché è destinato soltanto per chi può dimostrare di avere effettuato una ristrutturazione edilizia iniziata almeno il gennaio dell’anno prima dell’acquisto degli apparecchi domestici.
A tal proposito, Agenzia delle Entrate ha voluto, per l’appunto, specificare chiaramente quali sono gli elettrodomestici che rientrano nell’agevolazione in questione. Occorre, quindi, sottolineare che chi godrà del Bonus Mobili dovrà puntare su apparecchiature a risparmio energetico.
Gli altri dettagli del Bonus Mobili
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La classe energetica di un dato elettrodomestico, nel caso lo ignoriate, è definita da delle categorie che partono da quella considerata meno dispendiosa, cioè la A+++ fino ad arrivare alla G che indica consumi alti.
Se siete interessati al voucher, quindi, cercate di individuare, per esempio, un forno appartenente alla classe A, lavatrici e lavastoviglie di classe E, e, infine, frigoriferi che rientrano nella classe F.
Anche se non è finita qui, perché sono considerati validi anche altri elettrodomestici di cui, per ricordarne qualcuno, sono le stufe elettriche, i radiatori e i ventilatori elettrici, e altro ancora.
Per concludere, però, è bene sottolineare che, per il 2022, la detrazione sarà conteggiata su una cifra di non oltre 10.000 euro. Invece, per il 2023 e il 2024 sarà fatta su 5 mila euro.