La società sta per rilasciare un prompt che permetterà soltanto un’unica modalità di circolazione dei messaggi. Vediamo i possibili motivi
Non si tratta di una chat di messaggistica istantanea, non parliamo di sostituzioni delle vetuste conversazioni al telefono. Ma di uno degli ultimi affacci sul mondo della comunicazione (e della comunicazione del mondo), sì. Ovviamente, il riferimento è a Twitter, il celeberrimo servizio di notizie e di microblogging. Non solo; anche nota piattaforma stampa di molti personaggi della politica.
Accade spesso nell’ambito pubblico che proprio il cosiddetto rilascio della dichiarazione di un esponente politico, di un leader di partito, di un ministro o di un qualsiasi altro personaggio che ritiene di dover “dire la sua”, non avvenga tra una fila di microfoni giornalistici e mediante il vecchio comunicato stampa delle organizzazioni a loro ascritti, ma affidandosi ad un mezzo tanto semplice quanto approssimativo: un messaggio scritto in massimo 280 caratteri (al momento).
Addio screenshot, come si condivideranno i tweet
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È attività frequente che l’attuale mondo giornalistico attinga da questi messaggi per conoscere le posizioni, le opinioni e i diktat di una certa personalità inclusa negli ambienti dei principali dibattiti, e su questi, si costruisce letteralmente la notizia. Da una piattaforma come Twitter, hanno anche preso piede movimenti d’opinione che vivono all’ordine dell’attualità, grazie alla rapida propagazione delle sempre meno brevi “veline”.
Come è successo? Naturalmente con la condivisione – termine tra i più utilizzati ogni giorno – dei messaggi. Per portare tali messaggi frutto del noto “cinguettio” su altre grandi piattaforme, tipo Facebook, Instagram oppure sulle chat di WhatsApp, lo stratagemma è molto semplice: basta scattare uno screenshot, una fotografia con lo smartphone e condividere successivamente l’immagine.
Ma a breve, tale escamotage non sarà più possibile in Twitter. Un imminente aggiornamento del prompt costringerà gli utenti a condividere i tweet, anziché di catturarli con lo screenshot. Dietro questa decisione, c’è il tentativo di utilizzare le condivisioni per incrementare la quantità di utenti iscritti, sottotono rispetto agli altri social media (Facebook, Instagram, TikTok).
L’ovvio rimbalzo, inoltre, innalzerebbe gli annunci promozionali e di conseguenza i profitti dell’azienda. Quello degli screenshot è fino ad oggi un buon trucco per mantenere anonima e privata la condivisione di contenuti su altri siti e i relativi commenti, mentre non lo è altrettanto la condivisione del collegamento ad un tweet, dove l’utente e autore dello stesso ne è a conoscenza. Forse, dietro ad una maggiore trasparenza di accesso a tutti i tweet, si sta tentando di aumentare le entrate in vista del potenziale (ed indeciso) acquisto da parte del miliardario Elon Musk.
