Le bollette sono una fonte di ansia ma guardandoci intorno abbiamo in casa gli alleati contro il caro energia, su tutti il forno a microonde
Le bollette del gas e della luce dell’autunno 2022 e dell’inverno 2023 sono, già da oggi, una fonte di grande ansia e di grande preoccupazione. Ma, guardandoci intorno con molta attenzione, abbiamo casa nelle nostre case, e perché no nei nostri luoghi di lavoro, dei potentissimi alleati contro il caro energia. Alleati che spesso non utilizziamo o che peggio utilizziamo al di sotto delle loro potenzialità. Alleati che di contro, se utilizzati nella maniera giusta, possono ridurre del 15-20% i consumi complessivi.
Uno di questi è lo spesso bistrattato forno a microonde. Parliamo del popolare elettrodomestico da cucina che cuoce i cibi grazie alla produzione di calore generata dai campi elettromagnetici presenti nello spettro energetico delle cosiddette microonde. La differenza, con la cottura del forno tradizionale, è che quest’ultimo produce calore per conduzione o irraggiamento, calore prodotto dal gas o dall’energia elettrica. Proprio i “principali nemici” di questa congiuntura economica.
Microonde, un alleato contro la bollette fuori controllo
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Partiamo da un dato netto chiaro ed incontrovertibile, il forno a microonde consuma le metà di un forno tradizionale. I dati sono chiari. La cottura media con un forno elettrico tradizionale di Classe A consuma oltre un kWh ogni ora. Una classe energetica più bassa può arrivare addirittura a 2 o 2,5 kWh.
Con il prezzo corrente dell’energia elettrica, ossia 0,501 centesimi di euro a kWh il conto è presto fatto. Per non tacere dei consumi di un forno a gas. Il problema vero è che purtroppo il forno a microonde non può essere utilizzato per tutte le attività di cucina.
Ma ce ne sono alcune che possono essere implementate. Il riscaldamento degli alimenti, lo scongelamento dei cibi presenti nel surgelatore e ovviamente tutte le ricette che non richiedono uno spazio o una tempistica di cottura adatta ad un forno tradizionale. Da segnalare inoltre che il forno a microonde proprio per le sue caratteristiche peculiari impiega le metà del tempo a cuocere un cibo. Quindi il consumo, dove possibile, è la metà della metà, 0,5 kWh spalmati su mezz’ora. Vale la pena di farci un pensiero