Pochi lo sanno ma in Italia esiste un giorno dal quale le tasse dovute non sono più esigibili da parte dello Stato: è il giorno della caduta in prescrizione. Ecco come funziona
Se i cittadini ed i consumatori italiani fossero interpellati per indicare, in un sondaggio ufficiale, qual è la parte di appartenenza allo Stato che più non gli piace indicherebbero, senza ombra di dubbio, le tasse. O meglio indicherebbero la gestione delle tasse, siano esse dirette, indirette o locali.
E non possiamo dargli torto considerando che tra Imposta sul Reddito per le Persone Fisiche, l‘IRPEF, i contributi previdenziali, le varie Tosap, Tasi, Imu e Tari per non tacere dei balzelli come Iva, Canone Rai e imposte di bollo chi produce reddito nel nostro Paese vede svanire oltre il 49% di esso. Il dato più alto di tutta Europa.
Prescrizione Tasse, ecco da quando non si paga più
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Ma non solo. A tutto questo si sommano anche il numero abnorme di multe legate alla Violazione del Codice della Strada. Alcune, ovviamente più che legittime, altre come quelle legate agli autovelox mobili imposte spesso per ripianare i magri bilanci degli Enti Locali.
Inevitabile, anche se non civile, ricorrere al meccanismo dell’elusione dell’evasione fiscale. Incredibili i dati in tal senso. Dati di giugno 2022 si stima che oltre 19 milioni di cittadini abbiano almeno una cartella aperta presso l’Agenzia per le Entrate. Il dato complessivo di evasione ammonta a 1.100 miliardi gran parte delle quali inesigibili.
Per questo motivo si parla spesso di pace fiscale, di rottamazione delle cartelle esattoriali o ancora di condono e stralcio dell’importo dovuto. Ma pochi sanno che già la legge prevede l’eliminazione fisica di alcuni tipi di cartelle.
Parliamo delle cartelle i cui importi sono caduti in prescrizione. Proviamo insieme a fare chiarezza. Cadono in prescrizione se sono passati 5 anni dal giorno della loro scadenza, e quindi non vanno più pagate, le tasse relativa a Bollo Auto, contributi INAIL, contributi INPS e multe per violazione del Codice della strada
Passati i 5 anni non possono essere più richiesti i pagamenti relativi alla Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, la Tosap, il Tributo per i servizi indivisibili, la Tasi, la Tassa sui rifiuti, Tari e l’Imposta municipale unica, l’IMU. Sono necessari 10 anni, invece, per far cadere in prescrizione i mancati pagamenti di Irpef, Irap, Ires, Iva, Bolli, Ipoteche e Canone Rai
