In un recente rapporto emanato da Meta si evince che ci sia stato un grave pericolo per chi ha scelto determinate applicazioni.
Facebook può sicuramente essere definito come il padre dei social media. Creato agli inizi dei Duemila dall’ormai celebre Mark Zuckerberg e da altri studenti dell’Università di Harvard, inizialmente era dedicato soltanto agli allievi dell’istituto universitario statunitense.
In seguito, però, come sappiamo, prese celermente piede e diventò a uso e consumo di migliaia di utenti in tutto il mondo. In effetti, questo social network, basato su piattaforma di Web 2.0, ha il merito di aver rivoluzionato il modo di socializzare.
Prima del suo avvento, infatti, chi ha qualche anno in più, può di certo ricordare che le uniche possibilità di contattare istantaneamente altre persone collegate era quello adattato dal servizio di telecomunicazione denominato chat.
Al giorno d’oggi, invece, tenersi in contatto con numerosi conoscenti (e non) è diventato assai semplice e alla portata di tutti grazie ai profili Facebook.
Naturalmente, nel corso del tempo, sulla scia del successo del sito di Meta, sono nati altri social network simili, ma con delle caratteristiche specifiche.
Per esempio, tra i più popolari, attualmente troviamo Instagram, assolutamente adatto per la pubblicazione di immagini e stories, e Tik Tok che si attesta come il migliore per la condivisione di brevi video.
Nonostante la spietata concorrenza, comunque sia, Facebook, nell’anno 2022, detiene ancora un’ottima fetta di attenzione, dato che, al momento, dovrebbero essere oltre 2 miliardi gli utenti attivi a livello globale.
Le app truffaldine
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Tuttavia, proprio di recente, i ricercatori della sicurezza hanno voluto avvisare gli aficionados con un rapporto che indica la presenza di quattrocento app truffa in grado di carpire i dati degli utenti.
Queste applicazioni si camuffano da servizi interessanti come, per esempio, editor di foto, reti private virtuali e diverse funzionalità divertenti che altro non erano, però, che un pretesto per deviare le credenziali dell’account Facebook.
Anzi, per l’esattezza, si trattano di malware che appartengono alla categoria categoria spyware. La società di Palo Alto, quindi, ha preso tempestivamente le sue contromisure, in collaborazione con Google e Apple.
Come ha sottolineato il direttore David Agranovich, sono state eleminate dal play store tutte le applicazioni ritenute truffaldine. Al momento, comunque, Google Play Protect può bloccare queste app su Android.