Quanto bisogna guadagnare per avere un mutuo: sono moltissimi i fattori che gli istituti di credito prendono in considerazione
Il mutuo. Un pensiero continuo per chi l’ha acceso perché per anni venti o trent’anni penserà sempre al debito che ha con la banca. Un sogno – nonostante le ansie che dopo comporterà – per molti altri che invece non possono ancora averlo. Troppo precarie le condizioni di lavoro, insufficiente la cifra da anticipare: sono vari gli elementi che portano a non avere l’erogazione della banca, o sono poche – per non dire pari a zero – le garanzie da dare.
Lo sanno bene i giovani in Italia che a differenza dei loro padri, che sono stati uomini adulti negli anni Ottanta, sfruttando ancora la scia del benessere post-bellico, non riescono a trovare un lavoro stabile che faccia guadagnare abbastanza e che possa spingere l’istituto a erogare il credito.
La maggior parte dei giovani di oggi che non sono ricchi di famiglia, sono destinati a non avere un giorno una casa di proprietà? Qual è il lavoro che fa guadagnare abbastanza da poter avere un mutuo? In effetti, una risposta a questa domanda che valga per tutte le condizioni, non c’è.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Normalmente la regola generale delle banche italiane è quella del 30%. Ossia, la rata del mutuo non deve essere superiore a questa percentuale del reddito disponibile del richiedente. Se poi il mutuo è cointestato, normalmente si tiene conto della somma dei redditi dei due richiedenti.
Ovviamente neanche questa è una regola fissa poiché non si tratta di una legge. Nel momento in cui ad esempio il mercato immobiliare è in forte crescita le garanzie offerte dagli immobili sono più forti. In questi casi si possono accettare anche rate superiori ai 30% del reddito. Al contrario se il mercato immobiliare è in contrazione, si avrà l’effetto contrario e sarà più difficile avere un mutuo.
Si valuta poi anche un’eventuale fideiussione offerta nel caso in cui ci sia un garante molto solido dietro la richiesta di mutuo o il contrario. Una busta paga offerta come garanzia è più solida di una dichiarazione dei redditi di un libero professionista, così come quella di un dipendente pubblico ha più possibilità di essere accettata rispetto a un dipendente privato.
Per quanto detto non c’è un lavoro per il quale sicuramente si avrà un mutuo. Se proprio vogliamo provare a dare una risposta, il dipendete pubblico ha molte più possibilità considerando sempre vari fattori. Se il lavoro è stato ottenuto in età abbastanza avanzata (50 anni, per esempio, e con qualche acciacco) ha meno possibilità di un 35enne che con la sua Partita Iva porta avanti un’aziende che fattura centinaia di migliaia di euro all’anno.