L’avviso INPS non è molto recente ma sta continuando a fare danni negli ultimi tempo: di cosa si tratta e come proteggersi
Di tanto in tanto torna a circolare tra i nostri indirizzi email. È un messaggio che ha almeno un paio d’anni ma è efficace, purtroppo, per chi lo crea, e colpisce i cittadini che cadono nella trappola. Si tratta di una truffa e l’Inps ha dovuto diramare una nota nei giorni scorsi per metterci in guardia dai pericoli.
Non è altro che un nuovo tentativo di phishing online, ossia provare a entrare in possesso dei dati sensibili di qualcuno. In pratica fingono di essere appunto l’Inps o l’Agenzia delle Entrate, ma anche la propria banca o la Posta. Raggirano la vittima, si fanno consegnare i codici necessari e in poco tempo svuotano i conti.
L’avviso dell’Inps contro la truffa: a cosa fare attenzione
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Nella finta email c’è l’acronimo dell’ente ma non c’è il nome del destinatario. Ma cosa dice il messaggio? “Il sistema automatico Inps ci ha indicato che lei soddisfa tutti i requisiti e le condizioni per recuperare l’importo di 615 euro sulle tasse e/o i contributi dell’anno 2021″. Per ottenerli si chiedono le proprie coordinate bancarie.
L’Inps, la vera, nel proprio messaggio scritto di aver ricevuto “numerose segnalazioni dagli utenti su questo fronte: una delle modalità riscontrate più di frequente è l’invio di false email che invitano ad aggiornare i propri dati personali o le proprie coordinate bancarie, tramite un link cliccabile, per ricevere l’accredito di pagamenti e rimborsi”. Nel tentativo di truffa c’è come sempre anche un link che si invita ad aprire e rimanda a una falsa pagina dell’Istituto.
Per difendersi, bisogna badare attenzione a un paio di elementi. Innanzitutto messaggi del genere non arrivano mai via e-mail e neanche con gli sms o messaggi WhatsApp (capita anche ciò). Gli enti pubblici e le banche comunicano solo via posta ordinaria. Inoltre non allegano mai link, quindi anche quando tutto fa credere che l’email sia corrette, è importante non fidarsi e non seguire mai le indicazioni date. Infine, nel caso specifico, chi si occupa dei rimborsi è l’Agenzia delle Entrate e non l’Inps. La Dichiarazione dei Redditi, infatti, viene presentata all’Agenzia.