Per un italiano rinunciare alla pasta è fuori discussione, ma a volte viene da farsi domande sul costo. Fortuna che con queste alternative si risparmia!
La crisi economica che stiamo attraversando interessa qualsiasi aspetto della nostra vita. In particolare, dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, il caro carburanti ha comportato un aumento dei costi di trasporto e produzione anche dei beni più necessari. Tra questi, un italiano non può che annoverare anche la pasta!
Ebbene sì, giorno dopo giorno al supermercato abbiamo visto crescere il prezzo pasta così tanto che attualmente ci attestiamo su cifre quasi doppie rispetto a quelle dell’inizio dell’anno. Se ad esempio un pacco di pasta da mezzo chilo a gennaio poteva costare anche attorno ai 40 centesimi, ora anche la marca più economica non ha prezzi inferiori ai 90 centesimi a confezione.
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Per non parlare dei brand più prestigiosi! In quei casi il prezzo al chilo della pasta è arrivato a toccare anche i 3,60 euro. E dato che rinunciare alla pasta nella nostra dieta è abbastanza fuori questione, a volte ci domandiamo come fare per risparmiare un po’ durante la spesa. Ebbene, se non nel nostro cuore, almeno da un punto di vista nutrizionale, la pasta può essere sostituita: ad esempio con riso o cereali come farro, orzo, grano saraceno.
Tali alimenti, infatti, presentano valori simili a quelli della pasta seppur con porzioni minori. Inoltre è possibile acquistarli al mercato, dove il loro prezzo si aggira attorno ai 2,50 euro al chilo. Un risparmio interessante, considerando che basteranno 50 grammi di cereali per conferirci lo stesso nutrimento di 80 grammi di pasta.
I cereali, inoltre, si possono abbinare ai legumi: anch’essi alimenti ricchi di proteine e carboidrati, dal prezzo contenuto e adatti anche a chi segue diete vegane o senza glutine. Il riso, il mais, il grano saraceno, il miglio, l’amaranto e la quinoa, infatti sono privi di glutine.