Tra i tanti bonus messi a disposizione dei cittadini da parte del Governo vi è anche quello da 200 euro dell’INPS: ecco come ottenerlo.
A causa della grave crisi economica che stiamo affrontando, che ha comportato un forte aumento nel corso della vita, delle bollette e dei carburanti, il Governo ha stanziato e sta stanziando aiuti ai cittadini. Si tratta comunemente di bonus una tantum, previsti dal Decreto aiuti bis e ter, destinati al pagamento di utenze, spesa, beni di prima necessità.
Uno dei bonus messi a disposizione è il cosiddetto bonus 200 euro, destinati ai lavoratori dipendenti e autonomi aventi diritto. Tale bonus, previsto già dalle manovre del luglio scorso, non è arrivato a tutti ed è stato dunque prorogato anche al bimestre settembre-ottobre. Sono inoltre arrivati importanti chiarimenti dal parte dell’INPS, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori autonomi in possesso di partita IVA.
Modalità di richiesta e accesso ai bonus INPS
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Nel caso di lavoratori con partita IVA affiliati a studi o società, spetta infatti al titolare dello studio confermare che il lavoratore sia a sua volta titolare della propria partita. Per quanto riguarda gli altri lavoratori autonomi, l’INPS ha inoltre chiarito i requisiti di accesso al bonus 200 euro. Nello specifico è rivolto a:
- artigiani e commercianti;
- coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli professionali;
- pescatori autonomi.
Tali figure devono avere partita IVA attiva in data 18 maggio 2022 e non risultare beneficiari di pensioni alla stessa data.
Sono state inoltre specificate le modalità di richiesta e conseguente accesso al suddetto bonus: gli aventi diritto possono presentare domanda direttamente all’INPS. Congiuntamente alla domanda per il bonus 150 euro previsto per novembre e destinato a tutti i lavoratori con reddito inferiore a 20mila euro lordi annui.
I requisiti reddituali sono fissati a 35mila euro lordi annui e calcolati in base a quanto effettivamente versato e non agli importi figurativi eventualmente presenti. Le categorie che non hanno ancora avuto accesso al bonus, in particolare collaboratori sportivi, precari della scuola, dottorandi e assegnisti, possono attenderlo all’incirca per gennaio 2023.