Una nuova minaccia via SMS: l’APP della banca risulta bloccata e ti chiedono i dati, poi succede l’irreparabile.
La sicurezza dei nostri conti in banca continua a essere messa in pericolo su tutti i fronti: in tanti, con poca cautela, aprono spesso dei messaggi che ricevono sul cellulare. Quindi inseriscono dati personali come viene loro richiesto e segnalato. Non si rendono conto che in quel momento stanno facendo un gesto che costa caro. Perché chi sfrutta questi trucchi per contattarci ha un solo obiettivo: svuotarci il conto corrente. Il pericolo e l’inganno derivano dalla scarsa preparazione che molti di noi hanno sul tema della sicurezza informatica.
Nessuna APP bloccata: cosa c’è dietro davvero?
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I trucchi per sottrarci denaro sono i più disparati e fanno appunto leva su quello che viene definito come un basso livello di alfabetizzazione finanziaria digitale: che fare dunque? Innanzitutto non credere al 99% degli sms che riceviamo, a meno che non siamo certi di aver in passato sottoscritto un contratto, acceso un piccolo mutuo e simili. Per chiarirci, se in passato abbiamo preso un prestito da una finanziaria, è quasi scontato che questa tornerà a ricontattarci per provare a farci accendere un altro mutuo.
Ma se ad esempio sapete di non essere clienti di una banca, il discorso decisamente cambia: in quel caso, evitate di rispondere a qualsiasi sms che ricevete. L’ultima segnalazione è di questi giorni e riguarda appunto un sms arrivato su molti cellulari. Nel messaggio, si spiega che l’APP della nostra banca risulta bloccata, in quanto qualcuno ha provato a fare un accesso da un luogo remoto, nel quale non siamo mai stati. Nell’esempio riportato, si spiega che l’accesso è stato fatto da Istanbul.
Il messaggio è accompagnato anche da un indirizzo Internet, la cui estensione non è quella canonica, ad esempio .it o .com, ma altra. Cliccando su quell’indirizzo, si finisce su una pagina del tutto simile a quella di un sito di una banca e vengono richiesti dati personali. Tra questi, ovviamente, non possono mancare le chiavi di accesso al nostro conto, PIN o password. In sostanza, in pochi secondi rischiamo di ritrovarci col conto svuotato e con quello che abbiamo perso che finisce altrove e difficilmente si può recuperare.