La pensione aumenta ma non toglie milioni di persone dal rischio povertà: quali sono i drammatici dati che sono stati diffusi
L’inflazione compisce tutto e tutti e fa calare il potere d’acquisto. Un valore non è più tale realmente e quello delle pensioni in Italia si riduce del 7,3%. Il dato arriva da uno studio della federazione europea dei sindacati, Etuc, che prende in considerazione l’inflazione calcolata ad agosto, 9,1%, e l’aumento dell’1,7% della pensione minima da 558 a 568 euro (dunque +1,7%) tra gennaio 2021 e gennaio 2022.
Il nostro però non è il peggiore paese dell’analisi. La maglia nera spetta all’Ungheria, dove la perdita del valore reale delle pensioni per gli over 65 è del 18,6%. In Austria, invece, la perdita del valore reale delle pensioni è del 6,25%. Segna 1,48% il Belgio e Cipro l’8,36%. In Estonia il 10,34% e in Francia del 5,52%.
Chi regge bene è la Spagna che scende solo dello 0,42%. Pesante anche il dato portoghese con l’8,2%. Il numero che non c’è perché non calcolato è la media europea.
Ma dove emergono questi numeri? Etuc calcola il deterioramento del potere di spesa delle pensioni sulla base dei dati del Sistema di informazione reciproca sulla protezione sociale nell’Unione europea (Missoc). In Unione Europea circa 17,7 milioni di over 65 erano a rischio povertà già l’anno scorso.
La pensione aumenta ma è insufficiente: cosa fare
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Oltre a fotografare la situazione l’Etuc prova a dare anche dei suggerimenti. Con la Federazione europea dei pensionati e degli anziani (Ferpa), sostiene che bisogna aumentare le pensioni statali per non restare indietro rispetto al costo della vita.
Ciò è necessario per prevedere pagamenti di emergenza per chi può avere difficoltà a pagare le bollette energetiche. Inoltre, continuano le due organizzazioni, sarebbe necessario vietare alle società energetiche di scollegare i clienti per mancato pagamento. Importante è anche fissare dei massimali di prezzo con una tassa dagli extraprofitti delle compagnie del settore.
Esther Lynch, segretaria generale aggiunta del’Etuc, avverte che c’è un rischio concreto quanto macabro. Molte più persone anziane potrebbero morire questo inverno poiché impossibilitate ad accendere il riscaldamento.
Ai più fragili, a chi vive con una pensione basa, non si dovrebbe chiedere di pagare il prezzo dell’inflazione causata dalla speculazione aziendale. “Tutti i governi devono tassare i profitti in eccesso realizzati“, è stato chiesto.