Bollette non pagate, si può arrivare a una decisione così estrema? Quali sono gli elementi che possono consentirlo
Si può subire un pignoramento per una bolletta non pagata? È una domanda che purtroppo a lungo andare molti possono porsi. La situazione sta nettamente peggiorando e secondo le stime l’inflazione tende all’aumento.
Ormai siamo in autunno e tra qualche settimana entrerà in vigore l’ora solare. Ci sarà quindi un’ora di luce diurna in meno (poi sempre di più) e il freddo aumenterà.
Spenderemo tutti più gas ed energia. Cosa sarà quando arriveranno bollette con importi più che raddoppiati? Gli stipendi – per chi ce l’ha – non sono alti. Dunque chiedersi se si va incontro a un pignoramento in caso di mancato pagamento (il rischio è concreto) è più che legittimo.
Prima di qualsiasi azione esecutiva, il creditore deve essere in possesso di un titolo, cioè una condanna del giudice o un decreto ingiuntivo. A questo punto ci si pone anche un’altra domanda: è davvero possibile un’azione giudiziaria per una o più bollette non pagate? Un decreto ingiuntivo o una causa per piccole cifre non è molto probabile.
Se dal recupero crediti dicono che per le bollette non pagate, in effetti non dice qualcosa di falso ma solo una cosa molto improbabile, per due motivi.
Come detto perché è necessaria l’azione giudiziale e in secondo luogo perché sono estremamente rari i ricorsi al giudice per importi non molto alti.
Se non paghi le bollette cosa succede
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L’operatore del call center di recupero crediti potrebbe cominciare a parlare anche di segnalazione al Crif. Si tratta di una società privata La Crif che valuta l’affidabilità bancaria di un soggetto che ha o ha avuto rapporti con istituti di credito. In pratica raccoglie tutti i dati relativi a pagamenti o inadempimenti quindi non solo dei cattivi pagatori.
Ciò significa che le segnalazioni alla Crif scaturiscono solo da contratti di mutuo, finanziamento, conto corrente, apertura di credito e qualsiasi altro rapporto giuridico con intermediari finanziari. Siccome le società della luce, acqua, gas e telefono non sono tali, non può esserci segnalazione al Crif così come alla Centrale Rischi della Banca d’Italia.
Se dovesse emergere questo aspetto durante la telefonata con il call center, è chiaro che l’operatore non sta dicendo proprio la verità. Dunque, infine, per rispondere alla domanda iniziale: no, non può esserci pignoramento se non nel caso – come abbiamo visto molto difficile – della coesistenza delle due suddette situazioni.