Da un po’ di tempo a questa parte si parla sempre più spesso di una certa tipologia di società in forte crescita.
In precedenza, cioè si si torna indietro agli inizi dei Duemila, di sicuro nessuno sapeva che cosa fosse una certa tipologia di startup.
Il motivo principale è che prima di tutto non esistevano ancora. Si dovrà attendere soltanto il 2013 per definire, con un termine specifico, talune aziende che in seguito sono state chiamate, per l’appunto, unicorno.
Un nome particolare, dunque, che peraltro subito ci fa venire in mente la creatura mitologica e fantastica presente in svariati favole e fiabe.
Comunque sia, nel mondo della finanza, questa definizione, coniata dalla statunitense Aileen Lee, raggruppa tutte quelle società tecnologiche che fatturano più di 1 miliardo di dollari.
Comunque sia, nonostante il numero di queste startup sia in crescita, stando a fonti attendibili, non è cosa semplice rientrare in tale categoria e, a quanto sembra, pare che ci voglia quasi una decade per diventare un unicorno.
In definitiva, secondo delle recenti stime, sembrerebbe che in Europa, al momento, siano attive ben una settantina di aziende di siffatta natura, in genere, dunque, ottime rappresentanti dell’ambito del fintech.
Vediamo, quindi, nelle prossime righe, di eseguire una breve carrellata di quelle più popolari e che hanno decisamente preso piede sia nel Bel Paese che al di fuori dei confini italici.
Partiamo, perciò, proprio da Satispay, un’applicazione che sta riscontrando delle buone recensioni da parte di numerosi utenti.
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In particolare, la suddetta app, per l’appunto, permette di effettuare facilmente dei pagamenti in negozio con il proprio smartphone e di scambiare denaro con amici e parenti.
In secondo luogo, vorremmo soffermarci su Scalapay che, come la precedente, è di origine italiana.
Anche in questo caso, quindi, si parla di pagamenti, ma il valore aggiunto è proprio la possibilità di poter acquistare un prodotto e scegliere una comoda rateazione.
Molto simile a quest’ultima, in effetti, è la svedese KLARNA che è sul mercato da oltre dieci anni.
Da non dimenticare, naturalmente, anche la britannica Revolut che attualmente dispone di un valore di più di 30 milioni di dollari e che offre diversi servizi tra i quali, per esempio, l’accesso a una carta di debito prepagata, operazioni bancarie e pagamenti peer-to peer.