Stop file al Pronto Soccorso: una tassa per chi va con sintomi lievi

Pronto Soccorso, come risolvere il problema che in alcuni casi fa perdere molto tempo e mette a rischio la salute dei pazienti

Pronto soccorso
Pixabay

Responsabilizzare i pazienti, renderli più consapevoli delle varie componenti del sistema sanitario e avere maggiori contatti con i medici di famiglia. Questo è l’obiettivo della proposta di tassare chi va al Pronto Soccorso in ospedale per lievi sintomi.

Si pagherebbe 50 franchi. A proposta è il Consiglio Nazionale in Svizzera. Con 114 voti contro 71 e 6 astenuti, la Camera del popolo ha respinto una proposta di archiviare definitivamente un’iniziativa parlamentare in tal senso dell’ex consigliere nazionale Thomas Weibel (PVL/ZH).

Stop file al Pronto Soccorso: la tesi di chi si oppone

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L’imposta non riguarderebbe però tutti. Ne sarebbero esentati i bambini e i ragazzi sino all’età di 16 anni. Chi è contrario all’iniziativa fa leva su due punti. Sostiene che innanzitutto è solo una piccola parte della popolazione che si reca in ospedale per casi lievi e che in questo modo si metterebbe a rischio la salute.

Molti, infatti, potrebbero rinunciare di andare in ospedale proprio a causa della tassa. Ovviamente ciò potrebbe avere come conseguenza dure complicazioni.

Ma la maggioranza del Nazionale ha invece ritenuto che la tassa proposta per accedere al pronto soccorso sia utile proprio per dare maggiore responsabilità ai cittadini. Un modo che aiuterebbe lo stesso sistema sanitario e non solo perché ci sarebbe una maggiore entrata economica (forse anche non particolarmente grande) ma perché i pronto soccorsi sarebbero più liberi. Medici e infermieri si potrebbero dedicare con maggiore cura ai casi più importanti.

La proposta è stata ripresa da Jörg Mäder il quale ha ricordato che le consultazioni ambulatoriali negli ospedali costano più del doppio di quelle presso uno studio medico. La proposta è indicativa di come alcuni problemi sanitari sono comuni in paesi diversi tra loro.

I codici in Italia

In Italia la legge prevede il pagamento di un ticket che varia in base alla Regione per le prestazioni erogate in Pronto soccorso ospedaliero. Sono classificate in codice con un colore. Bianco è quello che prevedere prestazioni non urgenti che non prevedono ricovero. Come riporta il sito del Ministero della Salute, “sono esclusi dal pagamento i minori di 14 anni e gli assistiti che godono di esenzione”.

Il ticket non è previsto quando la prestazione è ritenuta in codice rosso, dunque paziente molto critico, giallo, mediamente critico, e verde, poco critico.

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