“Fanno pagare gli oneri di gestione”, il conto dell’aperitivo è salato

Oneri di gestione sull’aperitivo: un fatto più unico che raro denunciato dal cliente sul web: cos’è successo

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Nell’estate appena passata abbiamo letto spesso di conti esagerati presentati ai clienti del bar. Possiamo dire che è qualcosa che avviene praticamente sempre. Puntualmente sul web nasce una polemica perché la pizza nel rinomato ristorante del Vip costa troppo oppure perché il luogo è una nota località stagionale.

Basta avere un numero elevato di followers sui social, postare la foto e dello scontrino pazzo e il gioco è fatto, la questione diventa virale. Negli ultimi mesi dei conti sono stati salatissimi non tanto per la notorietà del posto ma a causa del caro energia. Così come a supermercato un chilo di pane costa 2 euro e anche più, qualsiasi altro prodotto al bar sta subendo l’inflazione. Soprattutto per via dei costi energetici. Alcune attività hanno esposto copia della fattura elettrica o del gas per spiegare ai propri clienti perché il listino è così caro. È come voler dire, l’alternativa è la chiusura.

Quando arriveranno le prossime bollette di luce e gas saranno guai per molti. Com’è ben noto, il prezzo della tariffa finale è più alto del consumo reale. Tanti sono i servizi da pagare come gli “oneri di sistema”. Un bar in provincia di Vercelli ha ben pensato, visto gli alti prezzi dell’energia, di inserire nel conto finale gli “oneri di gestione”.

Oneri di gestione al bar: la polemica

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

La denuncia è stata postata su Tripadvisor da un cliente che non è stato per nulla soddisfatto. “Aperitivo deludentissimo”, si apre così il messaggio. “L’aperitivo analcolico della casa era un banalissimo succo di frutta che, seppur ben presentato, non aveva nulla di speciale”, con la stuzzicheria d’accompagnamento che viene definita “al risparmio”.

La famiglia che si è accomodata al tavolo era di quattro persone ma le porzioni erano per due. Oltre al danno, secondo il cliente, ecco la beffa: “maggiorazione del prezzo in listino prevista per oneri di gestione, ai limiti degli inafferrabili “oneri di sistema” di una qualsiasi bolletta del gas…” Ma cos’era stato ordinato e soprattutto qual è stato il prezzo? Si trattava di qualche succo di frutta che sono costati ben 24 euro.

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